Sogno nel cassetto: parcheggiare a Salerno - Le Cronache Salerno

di Alessandro Turchi, presidente di Salerno Migliore

In questi giorni fa bella mostra di sé, sui social, l’immagine di una Piazza Cavour più o meno ripulita ma sempre disastrata rispetto a come era tanti anni fa. Cedendo alle pressioni dei cittadini l’Amministrazione ha dato una ripulita ad una zona fra le più belle di Salerno e stravolta negli ultimi tredici lunghi anni. Ricordiamo, infatti, che il progetto dei parcheggi interrati in questa piazza fu avviato nel lontano 2012, con lo scopo di realizzare pochi (236) stalli pubblici e 90 box privati su due livelli. Insufficienti per poter parcheggiare in modo soddisfacente in una delle zone più congestionate dal traffico, ma pur sempre un tentativo per alleggerire una situazione caotica. Ma, come le cronache ci raccontano, dopo tredici anni niente è cambiato, è tutto fermo, fra risoluzioni unilaterali di contratto, contenziosi con la Parking Cavour Salerno srl, inadempimenti contrattuali, binari non calcolati che hanno ostacolato l’avanzamento dei lavori, lotte legali, contestazioni e diffide. Il risultato, sotto gli occhi di tutti, è un ennesimo cantiere non portato a termine e una fame di parcheggi ancora più grande, oltre ad uno stato di degrado che si ripercuote sull’immagine di tutta la città. Salerno ha bisogno di parcheggi, ha fame di posti auto, non da oggi, ovviamente, ma sembra che mettersi a tavolino e programmare, di questi tempi, non sia lo sport preferito di una amministrazione che pare navigare “a vista”. Una amministrazione che ha anche deciso di eliminare il parcheggio (bene pubblico) vicino al Grand Hotel, a favore di un albergo privato. Ci vuole poco per capire che senza parcheggi i problemi della mobilità non diminuiscono, le lunghe file di auto aumentano e con esse lo smog e lo stress. Servono parcheggi e posti auto! Quanti ce ne vorrebbero a Salerno, in base alla popolazione, al numero di automobili circolanti, alla densità abitativa, al flusso turistico e ai trasporti pubblici esistenti? Basti dire che le automobili circolanti in città sono quasi ottantamila e questo dato la dice lunga su quale sia il potenziale fabbisogno di parcheggi. Aggiungiamo poi che in città esistono circa 8500 posti auto gestiti da Salerno Mobilità, a cui si aggiungono parcheggi privati, box e altre aree non regolamentate. E che il rapporto ideale, in base agli standard urbanistici attuali, dovrebbe essere 0,5-0,7 posti auto per ogni veicolo registrato. Applicando questo parametro a Salerno si evince chiaramente che il fabbisogno dovrebbe essere tra 30.000 e i 50.000 posti auto, anche considerando la nuova vocazione turistica e il dato di fatto che è la nostra città è un hub per i pendolari, e questi sono fattori che aumentano il bisogno di parcheggi, soprattutto in centro e nelle aree limitrofe al lungomare. Parliamo quindi di almeno altri ventimila e più posti auto. E non si tratta, come qualche detrattore ama spiegare, di essere pronti al lamento e alla denigrazione, le cose che scriviamo sono funzionali a spronare chi di dovere a considerare il fabbisogno e a progettare di conseguenza. Cosa che in questi anni non è stata fatta. Andavano progettati, visto che c’è stata una continuità amministrativa che ne avrebbe permesso la realizzazione, silos interrati, parcheggi multipiano, o anche soluzioni alternative fuori città con navette frequenti. Non è successo niente di tutto questo, un immobilismo sfacciato, a parte i due parcheggi di Piazza della Libertà, inaugurato solo quattro anni fa e quello di piazza Mazzini. In mancanza di una mobilità pubblica adeguata, con pochi pullman che a loro volta sono condizionati dal traffico, e con la cosiddetta metropolitana che copre un’area insufficiente, ci chiediamo come mai a Salerno non si progettino (e realizzino!) parcheggi adeguati per i residenti ma anche per i turisti e i pendolari. E come mai il problema non viene tenuto in considerazione. Domande banali?