«Situazione grave, si smantella la sanità» - Le Cronache
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«Situazione grave, si smantella la sanità»

«Situazione grave, si smantella la sanità»

di Erika Noschese

«La situazione è grave, continuano a smantellare la sanità a danno di migliaia di famiglie. In questo caso cinquemila utenti subirebbero una scelta che conferma come l’interesse per la salute dei cittadini non è priorità di chi pianifica e governa la sanità campana. Il nostro fiato sul collo per questa situazione». Lo dichiara il consigliere comunale e provinciale Dante Santoro in merito al centro per la procreazione medicalmente assistita che rischia la chiusura, a favore di un secondo reparto di cardiochirurgia gestito da Enrico Coscioni, nominato primario a seguito dello sdoppiamento della cardiochirurgia del “Ruggi” ed attuale consigliere politico per la sanità del presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca. Intanto, a tentare di far chiarezza sono proprio i vertici del nosocomio locale che smentiscono categoricamente i fatti. “L’Aou Ruggi dispone di un centro Pma (procreazione medicalmente assistita ndr) di I livello rispondente ai requisiti specifici previsti dalla normativa vigente temporaneamente allocato presso la Torre del Cuore – sostengono i vertici dell’azienda ospedaliera – Con Deliberazione numero 6 del 28.08.19 questa Struttura Commissariale ha approvato il progetto esecutivo per l’adeguamento dei locali siti al primo piano corpi L/H/K – del Plesso “Ruggi” adiacenti al reparto di ostetricia e ginecologia e alle sale operatorie a ciò dedicate da destinarsi a Centro di Procreazione Medicalmente Assistita (Pma) di II Livello. Tale programmazione, che prevede una spesa complessiva di euro 1.281.854,76 con contestuale realizzazione del laboratorio di crioconservazione, è stata definita anche al fine di razionalizzare e omogeneizzare il servizio che risulterà in contiguità con tutte le attività inerenti la salute della donna e della coppia». Stando a quanto riferisce il nosocomio locale, dunque, il progetto esecutivo sarebbe già stato approvato e si tratterebbe semplicemente di un trasferimento di locali e non di una chiusura definitiva. Per quanto attiene alle attrezzature e al personale si evidenzia che la Struttura Commissariale ha espletato la gara per l’acquisto delle attrezzature, ha avviato specifico avviso per il reclutamento di biologi anche con esperienza nel settore della Pma di almeno due anni nell’ultimo quinquennio ed ha previsto una borsa di studio per il reclutamento di un biologo/biotecnologo. “In merito alla paventata chiusura del Centro di I livello, si precisa che, dovendo procedere ad una riorganizzazione degli spazi all’interno della Torre Cardiologica per permettere l’attuazione di quanto previsto nell’Atto Aziendale ed in linea con il Piano di Programmazione della Rete Ospedaliera, si è resa necessaria una lieve rimodulazione degli spazi al momento impegnati dalla Pma, garantendo il mantenimento dei requisiti previsti dalla norma, previa comunicazione al Dipartimento di Prevenzione dell’Asl Salerno che si è espresso positivamente – ha aggiunto l’azienda ospedaliera – Pertanto non sussiste nessun rischio di interruzione o chiusura delle attività di Procreazione Medicalmente assistita di I livello attualmente erogata e né, tantomeno, di perdita dell’Autorizzazione sanitaria; bensì, l’attuale Direzione dell’Azienda è impegnata per garantire alle coppie un servizio sempre più qualificato e specializzato”. Immediata la replica di Gaetano Amatruda, già portavoce del Presidente Caldoro e rappresentante dell’Associazione ‘Andare Avanti’: «Dall’azienda ospedaliera del Ruggi arriva una garbata risposta ma non è sufficiente. Il centro per la procreazione medicalmente assistita viene ridimensionato e non rilanciato, al netto degli impegni e degli annunci sul futuro». Per Amatruda, infatti, non sono garantite le adeguate prestazioni: «L’Aou Ruggi dispone di un centro Pma di I Livello ma ad oggi, per la mancanza di biologi, non sono garantite adeguate prestazioni. Mancano, poi, quelle di II livello. In questo contesto garantire più spazi ad Enrico Coscioni, consigliere del Presidente De Luca, non è una soluzione. Serve accelerare, rilanciare ed investire e non rimodulare gli spazi a danno di alcuni ed a vantaggio di altri – ha aggiunto Amatruda – Il tema è altro: Coscioni mette in difficoltà il serio management dell’azienda, la stessa Giunta di Santa Lucia che è costretta al silenzio. Per fugare ogni dubbio Coscioni scelga. Sarebbe opportuno decidere fra l’attività di consigliere del Presidente o l’attività lavorativa al Ruggi. É persona di valore e sono certo farà di tutto per eliminare ogni dubbio». Poi Amatruda conclude con una riflessione di carattere generale: «Per quanto mi riguarda non garantire il pieno sviluppo di un centro di eccellenza per la procreazione medicalmente assistita, rallentare, osteggiare, è violenza contro le donne e le giovani coppie».