La Fondazione Vassallo ha inviato una lettera al ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, al comandante generale dell’Arma dei Carabinieri, Salvatore Luongo e al prefetto di Salerno, Francesco Esposito, per segnalare il presidio di solidarietà andato in scena venerdì mattina dinanzi il Tribunale di Salerno, in favore di Fabio Cagnazzo, il colonnello dei carabinieri indagato e sotto processo per l’omicidio del sindaco Angelo Vassallo. “Molti partecipanti al flash mob, sono, o sono stati carabinieri”, denunciano i rappresentanti della Fondazione Vassallo, di cui fanno parte i fratelli del “sindaco pescatore”, Dario e Massimo Vassallo. “È alquanto singolare che uomini dello Stato manifestino per il colonnello dell’Arma dei Carabinieri, Fabio Cagnazzo. Forse questi uomini non sanno che loro stessi appartengono all’Arma? Forse gli stessi non sono a conoscenza che l’Arma dei Carabinieri ha una dipendenza funzionale del ministero dell’Interno? Forse costoro ignorano che il Ministero dell’Interno è stato ammesso, parte civile in questo processo che vede imputato Fabio Cagnazzo?”, gli interrogativi della Fondazione. “Costoro non sono a conoscenza che anche la presidenza del Consiglio dei Ministri e il ministero di Grazia e Giustizia sono parte civile in questo stesso processo? Questo flash mob è stato autorizzato dal Prefetto di Salerno?”, chiedono infine i rappresentanti della Fondazione.





