“Sono stato arrestato ieri sera all’aeroporto di Istanbul e poi espulso per surreali ‘motivi di sicurezza’. Mi hanno sequestrato e non restituito sia la fascia tricolore che il cellulare istituzionale”. A raccontarlo è Massimiliano Voza, sindaco di Santomenna, appena rientrato in Italia: è uno dei primi cittadini che hanno sostenuto le iniziative per il popolo curdo e conferito la cittadinanza onoraria a leader del Pkk Abdullah Ocalan, in carcere da 18 anni.«Il sindaco Voza – si legge nel comunicato diffuso da Rifondazione Comunista – è sempre stato coinvolto in attività di carattere umanitario in supporto della popolazione curda. Il suo respingimento, che segue quello di numerosi altri attivisti italiani, costituisce una chiara dimostrazione dell’arbitrarietà dell’azione delle autorità turche, che utilizzano lo Stato di emergenza quale giustificazione per ostacolare l’attività delle reti internazionali a tutela dei diritti umani».
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