di Monica De Santis
Una ventina di rappresentanti della Fai-Cisl, Flai-Cgil e Uila-Uil si sono ritrovati ieri mattina a piazza Amendola per una protesta pacifica a sostegno dei lavori agricoli. La manifestazione, che si è svolta in tutte le piazze d’Italia è stata organizzata per chiedere ai Prefetti di farsi portavoce con il Governo per le modifiche al decreto Sostegni per evitare discriminazioni nei confronti dei lavoratori agricoli. Sotto la sede della prefettura, di piazza Amendola i sindacati hanno chiesto, in particolare, il riconoscimento per il 2020 delle stesse giornate di lavoro del 2019 e l’introduzione del bonus per i lavoratori stagionali agricoli insieme alla sua compatibilità con il reddito di emergenza.
“Siamo a sostegno di settori strategici – sottolinea Ciro Marino, segretario provinciale della Uila Uil – e di risorse importanti che vengono sempre un po’ mortificate. Dobbiamo sottolineare il grande sostegno dato fino ad oggi dal governatore della Campania, che seppure ci sia ancora tanto da fare, ha significato passi in avanti. Il settore agricolo comprende, solo in provincia di Salerno, circa 25mila braccianti, esclusi da ogni forma di aiuto. Ricordo che nel secondo decreto del 2020 facemmo una grande battaglia per arrivare infine a un ristoro di 500 euro, mentre il decreto Cura Italia, in piena pandemia, ne prevedeva 600. La nostra è una vertenza molto complessa che oggi (ieri per chi legge, n.d.r.) ci vede in tutte le piazze d’Italia per rivendicare i diritti dei lavoratori agricoli. Salerno è la capofila, perchè siamo una provincia baciata dalla fortuna sotto questo aspetto. Abbiamo delle grandi eccellenze nel campo agricolo, e allora perchè parlare solo di queste eccellenze e non anche di chi le produce e le lavora. Ecco perchè il governo deve rivedere il decreto sostegno per dare giusto valore al lavoro di queste persone”. La manifestazione ha avuto lo slogan “Lavoratori agricoli: zero sostegni, zero diritti” e si è svolta nel pieno rispetto delle norme anti-Covid.
Il segretario generale della segreteria provinciale di Flai-Cgil Alfiero Bottiglieri ha parlato delle principali rivendicazioni che la categoria sta facendo da settimane per il settore agricolo e per la pesca e il settore forestabile che è inquadrabile nel settore agricolo come “La garanzia per il 2020, ai fini della tutela assistenziale e previdenziale, delle stesse giornate di lavoro svolte nel 2019; il bonus per gli stagionali dell’agricoltura e la sua compatibilità con il reddito di emergenza; l’estensione della Naspi ai dipendenti a tempo indeterminato di imprese cooperative e dei loro consorzi; più tutele ai lavoratori agricoli nelle zone colpite da calamità naturali, eventi distruttivi, parassiti quali Xylella e cimice asiatica; il riconoscimento di una cassa integrazione stabile anche per i pescatori vista la forte riduzione dell’attività di pesca. Non bisogna dimenticare che questi lavoratori sono quelli che più hanno dato in questa pandemia e quind non bisogna e non è giusto dimenticarli”.