Mercoledì sera, alle ore 20,30, negli spazi del Castello Giusso, verrà presentato da Rocco Mandia e Generoso Conforti, il volume scritto dall’architetto Gianluigi Cantore, in libreria per le edizioni Arci Postiglione
Di Luca Gaeta
La ricchezza architettonica del borgo e delle sue frazioni, l’inserimento nella campagna e in un paesaggio ancora in parte memori degli anni antecedenti il Boom Economico italiano, l’appartenenza al Cilento e la resiliente identità culturale degli abitanti, fanno di Sicignano degli Alburni e delle sue frazioni, uno dei borghi più interessanti dell’entroterra salernitano. Mercoledì sera, alle ore 20,30, negli spazi del Castello Giusso, verrà presentato da Rocco Mandia e Generoso Conforti, moderati da Margherita Siani, dopo i saluti del sindaco Giacomo Orco, il volume scritto dall’architetto Gianluigi Cantore, in libreria per le edizioni Arci Postiglione. Questo volume tenta di delineare un quadro conoscitivo completo sugli edifici di interesse storico e testimoniale che, da secoli, stringono equilibrate relazioni con la complessità del territorio. Gli edifici e i monumenti commentati, tutti intrinsecamente legati alla comunità rurale degli Alburni settentrionali, rivelano un alto valore identitario, culturale, architettonico e, soprattutto, di contestualizzazione ambientale. Scopo del testo, edito da Arci Postiglione con il contributo dell’Associazione Ambiente e Cultura Alburnus e del Comune di Sicignano degli Alburni, patrocinato dalla Provincia di Salerno e dal Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni è, come scritto in prefazione dal Dott. Generoso Conforti “quello di condurre l’attenzione locale e della comunità scientifica su un comprensorio d’indubbio interesse, e di favorire la formazione di una coscienza culturale e ambientale, che rafforzi l’identità di un territorio ancora ben conservato, ma in gran parte da riqualificare, coinvolgendo edifici, tracce dell’uomo nel paesaggio, terreni coltivati, boschi, aree d’interesse naturalistico, usi e costumi.” Il libro costituisce la prima raccolta documentale di tutto il patrimonio architettonico di rilievo del Comune; esso comprende le opere delle frazioni e dell’agro e, oltre agli edifici e ai monumenti più importanti, sono stati annoverati diversi inediti a carattere prevalentemente rurale, commentati attraverso testi, foto e planimetrie che prendono in considerazione l’evoluzione storica, le caratteristiche compositive, architettoniche, costruttive e il rapporto che le opere stringono con la cultura rurale e il paesaggio. Questi aspetti, nell’epoca del turismo sostenibile, diventano centrali e possono mettere in risalto la potenzialità del territorio sicignanese con il ricco patrimonio storico, architettonico, naturalistico, antropologico e culturale che lo connota. Il testo offre un’analisi completa del borgo di Sicignano degli Alburni, delle sue frazioni: Scorzo, Zuppino, Terranova, Galdo e Castelluccio Cosentino, di tutto l’agro e cataloga circa quaranta opere tra cui gli antichissimi e importanti ruderi del Castello di San Nicandro, del Castello Giusso, le preziose Chiese di Santa Maria dei Magi a Galdo e dell’Annunziata a Castelluccio Cosentino, Il Convento abbandonato dei Frati Cappuccini a Sicignano, palazzi urbani, casini di caccia e masserie, taverne borboniche e mulini storici. Gianluigi Cantore, autore del testo, è un architetto, tutor didattico presso l’Università di Bologna e membro della Commissione Aree Interne della Regione Campania, il quale ha da sempre nutrito un profondo interesse verso i temi della ruralità e del recupero del patrimonio architettonico, culturale e ambientale delle aree a vocazione agricola della nostra Penisola. Attraverso la pubblicazione del testo Sicignano degli Alburni, Paesaggio, architettura e storia di un territorio complesso, Cantore sancisce un episodio dal quale nasceranno ulteriori progetti di promozione e rivitalizzazione rurale rivolti alla nostra Regione.