di Andrea Pellegrino
Riduzione del gettone di presenza per i consiglieri comunali e commissioni da convocare di pomeriggio. Sono solo alcune delle proposte che circolano nelle stanze (deserte) di Palazzo di Città. Tutti favorevoli ma a condizione che i tagli riguardino anche il primo cittadino, gli assessori e i presidenti delle società municipalizzate. Insomma se riduzione dovrà esserci, dovrà essere per tutti, indistintamente. Corrado Naddeo, capogruppo di Campania Libera, oltre ad essere favorevole al taglio chiede anche che «le commissioni consiliari si tengano di pomeriggio. «Ciò consentirà, ai numerosi consiglieri che abitualmente lavorano nelle ore antimeridiane – spiega il consigliere comunale – di gravare meno sui bilanci dei propri datori di lavoro (spesso pubblici) con i permessi previsti per legge di cui possono usufruire. Anche questo è un segnale importante per la comunità che rappresentiamo e alla quale siamo vincolati da un mandato fiduciario espresso con voto di preferenza cui riconosciamo il massimo valore. Il nostro impegno nelle Istituzioni per lavorare e rappresentare sempre l’interesse pubblico è al primo posto nella nostra mente e nei nostri cuori». Una proposta, quest’ultima condivisa da Massimiliano Natella, capogruppo del Partito socialista italiano: «Stiamo valutando la possibilità di convocare alcune commissioni di pomeriggio – spiega Natella – anche perché ci sono alcuni consiglieri comunali che fanno anche altro nella vita. Quanto alla riduzione del gettone di presenza, penso che si tratti di un obbligo di legge. Ben venga a due condizioni: che riguardi tutti e che non venga sminuito il ruolo del consigliere comunale. L’impegno non è da poco in una città come Salerno». Favorevole al taglio anche l’ex presidente del Consiglio comunale, oggi consigliere di “Campania Libera” Antonio D’Alessio. Favorevole anche Dante Santoro che chiede l’istituzione di un fondo per la povertà. «Ma – dice il consigliere comunale d’opposizione (Giovani Salernitani) – dovranno contribuire anche il sindaco, la giunta e gli amministratori delle società comunali. Così possiamo arrivare a raccogliere una buona somma che stimo intorno a 200mila euro circa da destinare alle fasce deboli. Io ci sono e proporrò questo». «Nessun problema alla riduzione del gettone di presenza», da parte di Antonio Cammarota, consigliere comunale d’opposizione (La nostra Libertà) che dice: «Io non metto in tasca nulla, uso tutto – e di più – per scopi associativi e solidaristici, come tutti sanno. Decurtino però anche gli assessori e il sindaco». «Stiamo valutando», dice, invece, il presidente del Consiglio comunale Sandro Ferrara che spiega: «Va comunque trovato un accordo consiliare. Maggioranza ed opposizione devono affrontare insieme questo argomento». Infine, dice sì al taglio dei “compensi” anche il capogruppo dei Moderati per Salerno, Pietro Stasi.