Shock ad Unisa: 30enne si lancia nel vuoto - Le Cronache
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Shock ad Unisa: 30enne si lancia nel vuoto

Shock ad Unisa: 30enne si lancia nel vuoto

di Giovanna Naddeo

Un’altra giovane vita spezzata da un gesto estremo consumatosi all’interno del perimetro Unisa. Sono da poco passate le ore 11 di ieri quando Daniela Piscione, 30 anni, originaria di Centola, si lascia cadere dall’ultimo livello del parcheggio multipiano del campus di Fisciano, in prossimità dell’uscita autostradale. La donna, iscritta al dipartimento di Medicina e Chirurgia anche se da diversi anni non frequentava l’Ateneo, è precipitata al suolo da circa quindici metri di altezza. Immediato sul posto l’intervento degli agenti della polizia in servizio presso l’Università e dei carabinieri della compagnia di Mercato San Severino, oltre ai sanitari del 118 i quali non hanno potuto far altro che constatarne il decesso. In corso di accertamento, i motivi che avrebbero spinto la ragazza a compiere l’estremo gesto. La salma è stata trasportata già nel primo pomeriggio di ieri al cimitero di Lancusi. E’ il secondo suicidio che avviene al multipiano del campus di Fisciano. Già nel 2017, un ragazzo originario di Casablanca e iscritto al Dipartimento di Matematica, Namiri Ayoub, in seguito a una lite con la fidanzata, decise di togliersi la vita lanciandosi dal quinto livello del parcheggio multipiano, impattando prima contro il rivestimento esterno del piano inferiore, per poi precipitare. Sotto shock gli studenti alla fermata dell’autobus nei pressi del luogo dell’impatto. Dolore e sgomento anche da parte dell’amministrazione comunale di Fisciano. «Ancora una tragedia che ci lascia attoniti – ha dichiarato il primo cittadino, Vincenzo Sessa – Esprimo a nome mio personale e dell’intera Città profonda vicinanza ai genitori e alla famiglia tutta».

La tragica conta dei morti a Unisa 

Quattro vite in quattro anni. E’ la tragica conta delle anime spezzate all’Università di Salerno. Appena 8 mesi fa l’ultima tragedia, quando una studentessa di Medicina di 25 anni tentò di uccidersi con diverse coltellate all’addome e alla gola. Inutili i tentativi dei sanitari e la corsa al “Ruggi-D’Aragona”. Il suo cuore smise di battere pochi giorni dopo. Nel maggio 2017 un ragazzo di appena 19 anni, originario di Campagna, iscritto al primo anno di ingegneria informatica, si tolse la vita gettandosi dalle rampe delle scale della biblioteca scientifica. L’impatto con il suolo fu violento e, nonostante il tempestivo arrivo dei soccorsi, per lui non ci fu nulla da fare. Sempre nel 2017, nel mese di dicembre, dallo stesso punto in cui Daniela Piscione ieri ha deciso di concludere la sua esistenza, lo studente Namiri Ayoub, iscritto al Dipartimento di Matematica, si tolse la vita lanciandosi dal quinto livello del parcheggio. Profondo sgomento tra gli studenti alla fermata dell’autobus adiacente al parcheggio adiacente al parcheggio multilivello. Lo sfogo affidato ai social network. «Non sopportiamo più che accadano queste cose».

Suicidio in Ateneo, il cordoglio del rettore Vincenzo Loia: «In arrivo tre psicologi per il supporto all’interno del campus» 

«Una tragica perdita per l’intera comunità. L’Università ha un’importante responsabilità non soltanto nella formazione, bensì nell’accompagnare gli studenti nella loro crescita quotidiana». Così il rettore Vincenzo Loia nel corso di un incontro con la stampa tenutosi nel primo pomeriggio di ieri all’Università di Salerno. «A nome dell’Ateneo, esprimo tutto il nostro cordoglio alla famiglia, ai colleghi e agli amici di Daniela Piscione». La donna, iscritta al dipartimento di Medicina e Chirurgia, ufficialmente non aveva mai effettuato domanda di rinuncia agli studi anche se da diversi anni non frequentava l’Ateneo. «Già prima che accadesse questa tragedia – ha dichiarato Loia – era stata calendarizzata la discussione circa l’introduzione di tre nuove figure professionali per il supporto psicologico all’interno dei campus di Fisciano e Baronissi. Ne discuteremo il prossimo martedì in Senato Accademico». Non è l’unica misura messa a punto dall’Ateneo. «Stiamo lavorando – ha continuato Loia – per l’istituzione di un osservatorio d’Ateneo sul benessere che vedrà il coinvolgimento di studenti, docenti, del personale tecnico-amministrativo e dei sindacati. Unisa è una città con tutti gli aspettivi positivi e con tutte quelle che sono le problematiche». L’obiettivo è il monitoraggio dello stato di salute della comunità universitaria che, nell’arco di quattro anni, si ritrova a piangere la sua quarta vita spezzata. Infine, «lunedì osserveremo un minuto di silenzio all’inizio delle attività didattiche, così come in occasione delle sedute del Senato Accademico e del Consiglio di Amministrazione» ha concluso il rettore Loia.

Il dolore del sindaco affidato ai social

Cordoglio per la tragica scomparsa della studentessa è stato espresso anche dal sindaco di Fisciano, Vincenzo Sessa, che su Facebook ha scritto: “Ancora una tragedia che ci lascia attoniti. Qualche ora fa una giovane ragazza è precipitata dal parcheggio multi piano in prossimità dell’uscita autostradale dell’Università. La caduta di diversi metri é stata purtroppo fatale. Esprimo a nome mio personale e dell’intera Città di Fisciano vicinanza ai genitori e alla famiglia tutta”.