di Mario Rinaldi
Una maggioranza, di fatto, ribaltata e il serio rischio di “cadere” e andare sotto con i numeri in sede di civico consesso. Il sindaco di Cava dè Tirreni, Vincenzo Servalli, a partire dall’inizio dell’anno si sta abituando a convivere con questa spada di Damocle, che ormai rappresenta un pericolo costante per la tenuta della sua maggioranza governativa, soprattutto dopo aver incassato la sfiducia dei consiglieri di “Azione”. Tuttavia, la continua ricerca di numeri che possano tenere in vita la consiliatura fino al prossimo anno (nel 2025 sono previste le elezioni per rinnovo del consiglio comunale) non viene vissuta da parte del primo cittadino con ansia o preoccupazione, ma come una sfida per dimostrare ai cittadini cavesi di potersi fidare del lavoro di un amministratore, attento, oculato e desideroso di portare sviluppo e crescita del territorio.
Sindaco, un mese e mezzo fa la sfiducia da parte dei consiglieri di “Azione”. La maggioranza si è assottigliata. Lei cosa pensa?
“Si è vero la maggioranza si è assottigliata ma i consiglieri di Azione hanno garantito un sostegno sulle questioni rilevanti per la vita della città. Da questo punto di vista ne ho apprezzato il senso di responsabilità verso la comunità. Mi auguro che gradualmente si possa ricomporre un clima di maggiore serenità”.
Dagli ambienti istituzionali trapelano indiscrezioni che vedono la sua posizione in bilico. Come se lei, in questo momento, dovesse conquistarsi il consenso di volta in volta.
“La vita dei sindaci è sempre in bilico. Le dinamiche politiche, le personalità dei singoli consiglieri, le vicende umane, determinano questa condizione. Io sono in bilico da nove anni”.
Altro capitolo che sta mettendo in discussione la tenuta dell’attuale maggioranza di governo è quello finanziario. Può spiegarci com’è la salute dell’Ente dal punto di vista economico?
“Abbiamo affrontato con determinazione i problemi finanziari dell’Ente maturati nel tempo. Mi sono assunto una grande responsabilità: quella di rimettere in ordine una situazione difficile maturata in un lungo arco temporale. Spero di riuscire in questa missione. I primi indicatori ci dicono che la situazione è molto migliorata. Ma ne parleremo meglio più avanti”. Uno dei temi centrali dell’attuale dibattito politico riguarda l’autonomia differenziata e lo sblocco dei FSC? Cosa pensa al riguardo il sindaco Servalli?
“Sostengo la battaglia del Presidente De Luca su queste sue rilevanti questioni. Non si può abbandonare il Mezzogiorno ad un destino di marginalità facendolo arretrare ulteriormente. Sarebbe un danno all’Italia intera”.
Il prossimo anno ci saranno le elezioni. Le chiedo se lei pensa di arrivare fino in fondo al mandato elettorale e se sta già pensando di ricandidarsi.
“Abbiamo un lavoro da completare. Oggi la città è un cantiere aperto con interventi di straordinaria importanza. Penso ai lavori di Piazza San Francesco, come esempio di un intervento storico che cambierà il volto di una parte rilevante della nostra città. Per il futuro non sono candidabile avendo fatto due mandati. Per il resto vedremo più avanti. Il mio impegno politico non finirà qui”.
Un Servalli, che seppur non più candidabile per aver espletato due mandati consecutivi, non ha affatto escluso la possibilità di riscendere in campo in altre vesti, che possano essere quelle di candidato semplice al consiglio comunale o di consulente esterno in riferimento alle proprie specifiche competenze professionali.