Adriano Rescigno
“Assoluzione” urbi et orbi per il sindaco Vincenzo Servalli il cui nome compariva fino ad ieri nell’elenco mensile delle notizie di reato diramato dagli uffici del II settore del Comune. Quello contro gli abusi, per intendersi. Ma non doveva esserci. La notizia di reato a carico del primo cittadino Vincenzo Servalli, era presente alla seconda riga del quarto foglio, peccato però che per stessa ammissione del dirigente del settore, l’impiegato addetto alla compilazione dell’elenco abbia inserito il nome del sindaco indebitamente. La denuncia era riferita alle vicende ed ai controlli effettuati nell’area di via Risi su spinta della commissione consiliare controlli e garanzia che ritiene quanto realizzato in quasi totale difformità dal progetto inziale. Cronache ha riportato la notizia che ha colto di sorpresa lo stesso primo cittadino di buon’ora che ha avviato una indagine interna. Alla fine il dirigente ha dovuto ammettere l’errore nell’elenco inviato alla Procura di Nocera. Dopo il mea culpa lo stesso è stato aggiornato e modificato. La vicenda è ancora in piena fase di evoluzione. La relazione tecnica dell’ingegnere Gugliemotti, esperto funzionario dell’uffico repressione abusi edilizi appositamente mandato sul posto per la delicatezza della questione, la quale risale al 2016, segnalava che nell’area di via Risi alcune difformità dal progetto iniziale. In particolare si legge nella relazione viene contestato il maggior riferimento al chiosco di servizio all’area dello sguinzagliatoio relative all’altezza del manufatto ed alcune difformità prospettiche. Il bello è che gli uffici comunali fanno sapere, dopo l’articolo di Cronache, che ancora nessuna notizia di reato deve essere emessa. La vicenda infatti è in corso di valutazione insieme ai suoi destinatari tra i quali non comparirà il sindaco Servalli, mentre una pratica è stata presentata alla Soprintendenza per il risanamento delle difformità. Dunque una notizia di reato in corso di valutazione congiunta II secondo settore – avvocatura del Comune che se dovesse essere emessa sarà iscritta ai reali esecutori dei lavori e di chi ne aveva la responsabilità quindi: la ditta, il direttore dei lavori ed il responsabile unico del procedimento. Un brutto risveglio per il sindaco causato da un impiegato distratto che ha “riconosciuto” Vincenzo Servalli come legale rappresentante in merito all’opera, sbagliando, poichè il legale rappresentante si identifica in chi ha firmato il contratto tra il Comune e la ditta Quaranta Costruzioni. Un errore degli uffici che avrebbe portato ad un procedimento penale nei confronti del sindaco. Che in questa occasione deve anche ringraziare Cronache.