di Brigida Vicinanza
“Negli ultimi due anni, a causa dei tagli imposti dalla manovra finanziaria del 2015, le risorse a disposizione degli Enti di Area Vasta, le vecchie Province, per la gestione di 130 mila chilometri di strade provinciali, sono diminuite del 60%. ma le strade sono sempre le stesse, e la sicurezza non può che risentirne duramente. Tanto che sempre più spesso siamo costretti a chiudere tratti con conseguenti disagi per il traffico e il rischio d’isolamento di interi territori”. A dichiararlo è il Presidente Giuseppe Canfora a margine dell’approvazione, da parte dell’assemblea dei sindaci, del rendiconto di gestione 2015 durante la mattinata di ieri, dove erano hanno partecipato in totale 72 comuni della provincia salernitana. “L’impossibilità di offrire servizi efficienti ha un impatto immediato sulla vita e sulla sicurezza stessa dei cittadini – dichiara Canfora – Per non parlare del danno sconsiderato che si sta facendo al patrimonio viario del territorio, ormai sempre più degradato. Se non si interviene, il degrado delle strade cresce in modo esponenziale. Il trattamento differenziato tra città metropolitane e province contraddice la costituzione. Non possono esistere territori di serie A e territori di serie B. I cittadini hanno diritto alla parità di trattamento per la manutenzione stradale, come per quella delle scuole”. Canfora aggiunge: “I nostri cittadini aspettano risposte. Siamo mobilitati e ci auguriamo che già nel decreto legge sugli enti locali, in esame alla commissione bilancio del Senato, si trovino soluzioni mirate e si mettano a disposizione le risorse necessarie a farci governare. Perciò faccio appello ai parlamentari della nostra Provincia. Con l’avvio della discussione sulla finanziaria 2017 capiremo se il governo e il parlamento intendono garantire ai nostri ragazzi di studiare in scuole sicure e a chi percorre le nostre strade di percorrerle in sicurezza”. Un grido di allarme quello lanciato ieri mattina dal presidente della Provincia di Salerno: “Ho già scritto al presidente Renzi lo scorso 6 luglio, per testimoniare la nostra realtà. Fino ad ora siamo stati fortunati perché qui c’è una Regione che ci è amica e che ci sostiene, ma la Regione non rappresenta la Banca di Italia. Con i tagli fatti quindi, non sarà possibile garantire la tenuta dell’ente e di conseguenza i servizi, esiste una drammatica sproporzione tra risorse-tagli e i servizi che devono essere offerti”. Nella sua relazione Canfora poi continua: “Non ci stiamo ad essere “l’agnello sacrificale”, da ora ci vorrà un importante apporto da parte di tutti i sindaci in sede di Stato-città e da qui all’inizio di settembre terremo degli incontri per dimostrare le esigenze della nostra Provincia”.