La cardioprotezioni si allarga a macchia d’olio nel Salernitano, grazie all’impegno profuso dall’Associazione Grazie di Cuore, presieduta dal cardiologo Carmine Landi, e dal Giec (Gruppo Intervento Emergenze Cardiologiche). L’iniziativa più recente, presso il Comune di Fisciano, si è svolta sotto la supervisione del professore Maurizio Santomauro, presidente nazionale GIEC, e del cardiologo Landi che del GIEC è presidente per la Campania. La importante giornata di formazione si è tenuta nell’ambito del progetto Consorzio S6 Cardioprotetto, che ha fatto registrare una presenza attiva dei vigili urbani e dei volontari della protezione civile, anche grazie all’impegno messo in campo dall’assessora Teresa D’Auria e dal comandante dei vigili urbani Francesco Della Bella.
«L’accoglienza che abbiamo registrato a Fisciano lascia ben sperare nel rafforzamento di una cultura sanitaria diffusa. Il nostro obiettivo, infatti, è quello di ricreare le condizioni per diffondere una sensibilità verso la vita umana, che troppo spesso viene messa a rischio o falciata per patologie che potrebbero essere agevolmente fronteggiate. Ovviamente, per ottenere questi risultati tendenti ad una compiuta cardio protezione – sostiene il cardiologo Carmine Landi – abbiamo bisogno non solo della dotazione dei defibrillatori in tutti i luoghi dove si concentra la presenza delle persone, dalle sedi degli enti pubblici alle scuole, ai luoghi dove si praticano attività sportive e di culto, ma anche della formazione di addetti e volontari che, all’occorrenza, sappiano utilizzare perfettamente questi dispositivi». In effetti, il grande fronte di questo movimento sociale è nato proprio nella Valle dell’Irno con varie iniziative, che poi si sono estese a tutta la provincia di Salerno. Iniziative che hanno coinvolto la Federazione Gioco calcio, l’Associazione Italiana Arbitri, i Comuni, la Guardia di Finanza e, recentemente, anche la Chiesa salernitana, per il sostegno fornito dall’Arcivescovo Andrea Bellandi (anche la Cattedrale di Salerno si avvia ad essere cardioprotetta) . «Abbiamo da recuperare un gap notevole, perché negli ultimi decenni si è fatto davvero molto poco – continua Landi – tant’è che continuiamo a contare, anche le Salernitano, tanti giovani morti per arresto cardiocircolatorio nel corso di attività sportive, soprattutto a causa di una normativa che si è sostanzialmente fermata a quaranta anni fa. Noi andiamo nelle scuole, per strada, in qualunque posto per comunicare il da farsi per evitare o limitare i casi di morte improvvisa, ma il sostegno delle amministrazioni pubbliche è indispensabile anche sul piano simbolico. Intorno ai Comuni, infatti, si svolge la gran parte delle attività civiche e l’impegno di sindaci e assessori, come è avvenuto recentemente a Fisciano, rende più facile il nostro lavoro di addetti alla Sanità finalizzato a diffondere i nostri messaggi e i nostri progetti».
Tante altre sono le iniziative che l’Associazione Grazie di Cuore, in collaborazione con il GIEC nazionale e regionale, ha in cartello fino alla fine dell’anno. Saranno annunciate nei prossimi giorni e all’orizzonte c’è un nuovo anno, il 2026, nel quale molti dei progetti allo studio vedranno il loro compimento. «Abbiamo in programma – conclude Carmine Landi – numerose manifestazioni a tema per coinvolgere trasversalmente la società civile, sia per la cardio protezione che per l’acquisizione di una coscienza sanitaria e della prevenzione, che ancora lascia molto a desiderare, dalle case di comunità alla situazione davvero precaria dei presidi ospedalieri della nostra provincia».





