Scafati. Troppi furti, le "ronde" dividono la politica. Ma non tutti sono contrari... - Le Cronache
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Scafati. Troppi furti, le “ronde” dividono la politica. Ma non tutti sono contrari…

Scafati. Troppi furti, le “ronde” dividono la politica. Ma non tutti sono contrari…

Di Adriano Falanga

Allarme furti, l’ex missino Mariano Falcone, oggi leader provinciale dei leghisti di Noi Con Salvini, propone al sindaco di istituire i “volontari per la sicurezza”, un modo delicato per definire le cosiddette ronde notturne. Pasquale Aliberti ha mostrato gradimento: “parliamone” ha detto, e subito si scatena il dibattito. “Tentativi di furto e reati predatori dovuti per la maggior parte dei casi ad elementi che arrivano dai comuni limitrofi, perpetrati da italiani ed elementi dell’est Europa; essendo la città circondata da comuni del napoletano dove forte è la presenza di microcriminalità” ha motivato Falcone, nella sua lettera al primo cittadino. “Tralasciando la surreale forma di razzismo verso i limitrofi paesi del napoletano, e preoccupato che a breve i fascio-legisti potrebbero proporre anche di alzare qualche muro o barriera per chiudere le frontiere della nostra Città, mi lascia basito che il nostro Sindaco definisca tale iniziativa “lodevole” – così Michele Grimaldi, consigliere Pd – E non solo perché le ronde per la sicurezza organizzate dai partiti ci riportano ai tempi più bui dei regimi totalitari, ma perché ancora una volta Pasquale Aliberti sceglie la propaganda becera al suo dovere di occuparsi in maniera concreta dei problemi reali della Città. Solo qualche settimana fa il Consiglio comunale ha votato all’unanimità una nostra mozione sulla sicurezza urbana – ricorda ancora Grimaldi – il Sindaco si impegni per realizzare i principi e gli obiettivi in esso contenuti, anziché rincorrere le sirene populiste e pericolose dei salviniani”.

1-grimaldiSi dice preoccupato per l’approvazione del sindaco anche Francesco Carotenuto, portavoce di Scafati Arancione: “Il Primo Cittadino in questo modo crea due distorsioni: da un lato mette in luce tutta la sua approssimazione nella risoluzione di un problema che non si può affrontare con metodi atti a svilire il ruolo delle forze dell’ordine (le ronde), dall’altro viene meno, con un tacito consenso, alla difesa di valori e principi Costituzionali, oltre che offendendo la storia gloriosa della città”. Secondo Carotenuto la soluzione deve essere assolutamente istituzionale, pianificata e programmata. “Anziché fare l’occhiolino a queste proposte patetiche, convochi esperti di euro-progettazione, attori sociali e politici e agisca su due fronti: il primo mettendo in piedi progetti ad hoc per rispondere ai tanti bandi finanziati e co-finanziati dall’Ue (come i Pon legalità e sicurezza), dall’altro metta in condizioni le associazioni, movimenti e collettivi vari di riappropriarsi degli spazi pubblici altrimenti occupati da criminali e delinquenti”. Cristoforo Salvati con Falcone condivide l’esperienza missina, poi in Alleanza Nazionale ed entrambi consiglieri comunali con Aliberti eletti nel Pdl nella prima consiliatura.

1-salvatiSalvati oggi è capogruppo Fratelli d’Italia: “La recrudescenza della microcriminalità nella nostra Città e del nostro comprensorio desta una seria preoccupazione per la incolumità delle nostre famiglie e crea di fatto una reazione emotiva di risposta nel cittadino, che tenta di difendersi con azioni personali, che se non ben coordinate dalle forze dell’ordine potrebbero essere nefaste per gli stessi cittadini e creerebbero una totale sfiducia nelle forze dello stato con possibilità di determinare di fatto una sconfitta dello stato democratico – così Salvati – La politica seria non può e non deve cavalcare le preoccupazioni pur legittime dei suoi cittadini, ma deve servire da cassa di risonanza per chiedere le risposte dello stato democratico nelle sedi competenti (Prefettura, Ministero dell’Interno) con atti anche forti e se necessario deve fare anche le barricate se la risposta dello Stato non arriva”. Lancia una stoccata ad Aliberti l’ex candidato sindaco: “gli consigliamo candidamente e senza polemica di recarsi dal Prefetto, non per tentare di validare consigli comunali “illegittimi”, ma di porre tali gravi problematiche di legalità e di ordine pubblico insieme ai suoi colleghi sindaci dell’agro con solerzia ed impegno”.

 

MA NON TUTTI SONO CONTRARI

1-via alighieriRonda o non ronda, l’idea dei leghisti guidati da Mariano Falcone tutto sommato piace agli scafatesi. O almeno piace finché non toccherà a loro scendere di notte per strada. Via Dante Alighieri, in questa strada, in particolare nelle sue traverse che affacciano in aperta campagna, nelle ultime settimane si sono registrati molteplici furti. I ladri non hanno risparmiato auto, motorini, biciclette ma anche e soprattutto appartamenti. “Vista l’assenza di prevenzione, non ci resta che organizzarci da soli” così la signora Maria, a cui fa eco la dirimpettaia, Assunta: “quando arrivano i carabinieri il furto si è già consumato, il problema sta proprio nella prevenzione e con la videosorveglianza inutilizzabile finirà davvero che costituiremo un comitato di quartiere”. C’è però chi ha una diversa visione: “Non è una questione di ronde, non vedo come un gruppo di cittadini infreddoliti e non armati possano scoraggiare malviventi che spesso per cento euro non hanno esitato ad entrare in case abitate e aggredire i poveri occupanti – così Alfonso, operaio – bisogna monitorare meglio il territorio, e se il problema è la carenza di organico delle forze dell’ordine, si può potenziare il sistema di telecamere”. L’ignaro Alfonso parla di potenziare, in realtà, stando alle recenti polemiche sulla funzionalità dell’impianto, bisognerebbe prima rendere efficiente quello esistente. Luca invece parla di “fallimento dello Stato, perché il cittadino non può sostituirsi ad esso. Paghiamo le tasse per riceverne servizi, ma anche protezione- spiega il giovane studente – nel momento in cui il cittadino è chiamato a garantirsi da solo la sicurezza, allora muore lo Stato civile e comincia l’anarchia”. E se proprio bisogna difendersi da soli: “anche solo come sentinelle vigili sul territorio – continua la riflessione di Luca – tanto vale concedere il porto d’armi, o autorizzare l’uso degli spray al peperoncino o le pistole a scarica elettrica”.