Di Adriano Falanga
“L’Acse fu voluta dall’amministrazione Pesce per la gestione diretta dei servizi esterni, se questi vengono poi affidati a terzi, viene meno lo scopo stesso della società”. Così Vittorio D’Alessandro, capogruppo Pd, sulla proroga concessa all’Acse dal consiglio comunale per ulteriori cinque anni, del servizio sosta a pagamento. Il primo cittadino Pasquale Aliberti ha rivendicato, in aula, l’autonomia della società nel decidere cosa può o non può gestire. Esattamente un anno fa, fu deciso che la partecipata guidata da Eduardo D’Angolo dovesse organizzarsi per la diretta gestione dei parcheggi scafatesi, e dopo un anno decidere se continuare o magari concedere a società specializzate il servizio. L’Acse però mai si è organizzata, mai ha sperimentato la gestione ma anzi, ha concesso in gestione per sei mesi il servizio alla Publiparking srl, convenzione che scade il mese prossimo. Neanche il nuovo Piano Parcheggi è pronto, compito che il cda ha assegnato alla IT Ingegneria dei Trasporti srl di Roma dietro compenso di 14 mila euro oltre iva e spese accessorie. La deliberazione consiliare stabilisce chiaramente che la sosta a pagamento è qualificabile come servizio pubblico locale a rilevanza economia, servizio che rende possibile l’istituto dell’In House Providing.
La situazione di “in house” legittima senza previa gara, l’affidamento diretto del servizio di un ente pubblico a una persona giuridicamente distinta. In parole povere, siccome a Novembre scade la convenzione con la Publiparking (che versa un canone di 40 mila euro all’Acse per sei mesi) e non ci sono i tempi (e forse neanche la volontà) di indire regolare gara d’appalto, per non restare scoperti nel servizio e cadere nella sosta selvaggia, tutto lascia pensare ad una ulteriore proroga all’attuale società incaricata. “E’ assurdo questo tipo di affidamento. L’Acse e’ nata per la gestione diretta dei servizi e li deve gestire direttamente. Ora c’e’ tutto il tempo di assumere personale mediante pubblici concorsi ed organizzare la gestione diretta dei parcheggi – conclude Vittorio D’Alessandro – Se cosi non sarà la situazione e’ inspiegabile e la dirigenza dovrà dimettersi in blocco vista la palese incapacità a gestire i servizi pubblici”.