Scafati. Santocchio denuncia affidamenti diretti - Le Cronache Provincia
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Scafati. Santocchio denuncia affidamenti diretti

Scafati. Santocchio denuncia affidamenti diretti

Scafati. Tra rassegna estiva e manutenzione immobili comunali, sono 400 mila gli euro che l’amministrazione comunale di Scafati avrebbe deciso di affidare. “In maniera diretta e senza possibilità di aprire a gara e manifestazioni di interesse, che magari avrebbero comportato sia un risparmio che la possibilità di far lavorare anche imprese senza santi in paradiso”, attacca Mario Santocchio coordinatore cittadino di Fratelli d’Italia. “Sembra di essere tornati alla prima Repubblica, e l’epilogo di quegli anni lo abbiamo conosciuto tutti. Nel caldo estivo, comprendiamo la distrazione di massa dei grandi eventi, ma è proprio qui che si nasconde l’insidia a danno della città di Scafati. Addio alle gare d’appalto e alle procedure negoziate, il Comune è tornato ad essere “cosa loro”, e in barba a qualsiasi principio di partecipazione e trasparenza, gli affidamenti vengono decisi da pochi, a danno di tutti”. Sono 120 mila gli euro che Palazzo Mayer ha stanziato per la manutenzione degli immobili comunali, “scegliendo- aggiunge l’esponente di Fratelli d’Italia-, non si è capito su quali criteri, un’azienda professionalmente vicina a un consigliere comunale di maggioranza, a quanto pare suo commercialista di fiducia. Stesso sistema, oramai collaudato e i cui esiti a lungo termine sono già scritti, per la rassegna estiva”. Secondo Santocchio, pur di non rispettare il principio di rotazione degli affidamenti, il comitato festa elettorale per la Notte Bianca ha voluto nuovamente l’artista Franco Ricciardi, “che essendo esclusiva dell’agenzia evidentemente al sindaco gradita, si occuperà anche quest’anno degli artisti. Poco meno di 200 mila euro frazionati e affidati senza uno straccio di manifestazione di interesse, dagli artisti al service, alla comunicazione”. In conclusione “avremo una notte bianca “fotocopia”, che potrà anche piacere a chi segue questi artisti, ma molto meno a chi professionalmente è lasciato fuori, e magari poteva offrire di più e a prezzi migliori. Siamo seriamente preoccupati, soprattutto del silenzio dei consiglieri che tacitamente acconsentono a questo spreco e favoritismo” conclude il coordinatore di Fratelli d’Italia.