Di Adriano Falanga
Senza dubbio alcuno di queste festività natalizie gli scafatesi ricorderanno, oltre all’assenza del concertone del 2 gennaio e il successo del presepe vivente, soprattutto il caos viario generato dal solito intasamento automobilistico. E sapere che tutte quelle auto sono in gran parte di passaggio, dirette ai vicini paesi del vesuviano, fa ancora più rabbia. Buona volontà dei commercianti locali infatti, le vendite non è che siano poi schizzate alle stelle. Lo scafatese non ama spendere nella sua città, e del resto, neanche la sua città offre poi un’offerta commerciale diversificata e appetibile. Ha suscitato un’accesa discussione, soprattutto sul web, la proposta del capitano della Polizia Municipale Pasquale Cataldo di ritornare al vecchio piano viario, in assenza di infrastrutture alternative. La città si è divisa tra i pro e contro, ma tutti concordano su un elemento: così com’è oggi la situazione è insostenibile. Oltre alle lunghe code, il traffico comporta anche gli innalzamenti delle soglie di inquinamento atmosferico, e a Scafati non sono neanche noti i livelli di Pm10. Prova a metterci una pezza Cataldo, comandante in pectore, assieme ai colleghi Raiola e Cavallaro, del comando di via Melchiade. Una risposta immediata è la modifica della viabilità in alcune zone cittadine. “L’obiettivo è di agevolare la mobilità interna e proteggere l’utenza “debole” all’interno della città, dove ci sono servizi essenziali come scuole, chiese, uffici, piccoli negozi, preoccupandoci essenzialmente di predisporre percorsi sicuri e impedendo ai mezzi pesanti di usufruire di strade che non sono state progettate per loro – spiega l’ufficiale dei caschi bianchi – le strade oggetto dell’intervento risultano essere arterie principali della rete stradale Comunale in quanto strade con abituale frequenza, i mezzi pesanti superiori a 3,5 tonnellate, che arrecano ingenti danni strutturali al sottovia carrabile sito in via S. Antonio Abate e via P. Vitiello, pur essendo presente idonea segnaletica di limitazione di sagoma nei punti strategici della rete viaria”.
Nel dettaglio, andranno in vigore a breve queste modifiche al piano viario attuale: via Achille Grandi, inversione del senso di marcia nel tratto di strada tra cavalcavia Longobardi e via Oberdan, con lo stop in corrispondenza dell’incrocio con via Oberdan; via S. Antonio Abate, l’obiettivo è quello di ridurre il più possibile il traffico di attraversamento, con conseguente minor congestionamento. L’intervento consiste nell’istituzione di senso unico di marcia in via via S. Antonio Abate nel tratto compreso tra via Oberdan con direzione S. Antonio Abate, con sosta consentita su ambo i lati (uscita sulla variante di nuova costruzione). Istituzione del senso unico nel tratto di C.so Trieste tra via La Pira e via Carducci, con direzione verso Poggiomarino, con sosta consentita su un lato, per agevolare l’entrata e l’uscita degli alunni dalla scuola. “Con la riorganizzazione della viabilità si consentirà un miglioramento del traffico nelle zone, proponendo dunque di risolvere le problematiche della viabilità nell’ attraversamento del centro abitato da parte dei mezzi pesanti, senza dunque apportare modifiche determinanti all’assetto attuale dell’abitato” conclude il capitano Cataldo.