SCAFATI. Polo Scolastico di via Oberdan, tutto da rifare. Punto e a capo per quella che doveva essere l’opera fiore all’occhiello dell’amministrazione del sindaco Pasquale Aliberti. Revocato l’appalto alla ditta aggiudicataria della realizzazione del Polo Scolastico, la Tyche, interpellata, come da prassi, la seconda in gara che ha rifiutato il completamento dell’opera.
Quasi 50 milioni di euro arrivati in città dall’Unione Europea spesi per lo più in opere “orizzontali” tipo asfalti e marciapiedi e poco o nulla in quelle che alla fine restano realmente al patrimonio e alla memoria pubblica, quelle “verticali”. Abbandonato il progetto dell’Urban Center quello del Polo Scolastico poteva risultare l’opera che distingue e ricorda l’operato di un’amministrazione comunale, purtroppo sembra sia un progetto nato sotto una cattiva stella. Tutto partito dal contenzioso con la ditta scafatese aggiudicataria dell’appalto da nove milioni di euro, la Tyche del patron della società di calcio “Scafatese”, Andrea Vaiano. Il contenzioso era sorto per il ritrovamento, durante gli scavi, di materiali di risulta non previsti e che secondo la società appaltatrice doveva essere il Comune ad addossarsi la spesa per il trasporto e lo smaltimento del materiale ritrovato (resti di precedenti demolizioni ). Nel periodo del contenzioso intervenne il Noe che accertò nel cantiere violazioni alle norme ambientali (deposito di materiali non autorizzato oltre ai tre mesi consentiti ) e predispose il sequestro dell’area di via Oberdan. Nel luglio scorso arrivò dalla procura nocerina il dissequestro temporaneo del cantiere per permettere la bonifica dell’area: immediatamente il Comune si adoperò per individuare una ditta che smaltisse e portasse via le decine di tonnellate di materiali di risulta presenti nel cantiere.
Poche settimane fa fu espletata la gara per lo smaltimento dei materiali che vide vincitrice la ditta Amoroso per un importo di 270 mila euro a fronte del milione e 200mila euro chiesto dalla Tyche .
Nel frattempo si erano attivate le procedure per affidare l’opera da nove milioni di euro alla seconda in gara, un consorzio della zona, che però ha fatto prevenire come un fulmine a ciel sereno il suo no alla realizzazione del Polo Scolastico.
Gennaro Avagnano