Di Adriano Falanga
Che il Piano di Zona sia sotto una bufera politico e giudiziaria non è una novità, questa volta però a finire sotto la lente della Guardia di Finanza è la coordinatrice Maddalena Di Somma. I militari delle fiamme gialle della Compagnia di Scafati, guidati dal capitano Nunzio Napolitano su delega della Procura di Nocera Infiore, sono stati il 17 presso la sede di Nocera Inferiore. Sequestrata la documentazione relativa alla nomina della dottoressa Di Somma. La documentazione sequestrata ha interessato anche e soprattutto i verbali del tavolo istituzionale, laddove sono emersi presunti illeciti appunto sulla nomina. Attesi i dati sui primi riscontri sempre su delega della Procura i militari della gdf si sono recati nell’ ufficio di segreteria del sindaco di Scafati, quale comune capofila, per acquisire ulteriori documenti al fine di comprovare le presunte responsabilità del sindaco e di tutti i componenti nel coordinamento istituzionale. Oltre la nomina presunta illegittima i militari con l’ausilio di tecnici giuridici dovranno chiarire anche l’attribuzione in favore della Di Somma dei 50 mila euro quale compenso per la nomina. Nei prossimi giorni non si esclude che siano chiamati a testimoniare il sindaco Pasquale Aliberti e tutti i componenti del coordinamento istituzionale del Piano di Zona S1. Nel contempo, anche la commissione d’accesso insediatasi pochi giorni a Palazzo Mayer ha fatto visita all’Istituzione Scafati Solidale acquisendo tutto il materiale sui benefit sociali erogati dall’Istituzione, in coordinamento proprio con il Piano di Zona. Attualmente Scafati Solidale è in una condizione di stallo, in quanto il presidente del cda Andrea Granata è stato revocato dall’Autorità Anticorruzione per l’illegittimità della sua nomina. Nel frattempo, si sono avute le dimissioni del dirigente Vittorio Minneci, sostituito, tra non poche polemiche, dal giovane Gaetano De Lorenzi, già in servizio proprio al Piano di Zona come assistente sociale. Il De Lorenzi fu assunto tramite il bando “Una mano per chi ha bisogno”, anch’esso finito sotto la lente della Procura di Nocera Inferiore. Nonostante il cda è ancora ufficialmente costituito, il vicepresidente Raffaele Di Rosa e il componente Luca Celiberti si sono autosospesi, adducendo il motivo all’impossibilità del vice presidente di convocare il cda.
Una situazione di precarietà a cui si aggiunge la recente riconferma della coordinatrice, già dirigente del Comune di Scafati. Una nomina avvenuta non attraverso selezione pubblica, su cui partì l’esposto del consigliere comunale di minoranza Mario Santocchio. Secondo questi l’articolo 11 del decreto di legge 90/2014 ha introdotto l’esatta procedura da seguire per il conferimento dell’incarico, pertanto anche il Piano Di Zona avrebbe l’obbligo di attivare queste specifiche procedure. Non solo, secondo il ricorrente Santocchio la professionista starebbe percependo una retribuzione (indennità ad personam di 50mila euro) non dovuta, arrecando quindi un danno alle casse pubbliche. La vicenda aveva provocato anche l’intervento di Bruno Pagano, consigliere comunale di maggioranza, che aveva invitato la Di Somma a fornire chiarimenti. “Mi preme di invitare la dottoressa Di Somma a chiarire quanto denunciato, e ciò per evitare eventuali conseguenze amministrative e contabili con un danno erariale. E ciò unicamente per tutelare sia la cosa pubblica che la stessa professionista – spiegava Pagano, chiarendo anche – Se la notizia fosse verificata, chiedo fin da oggi provvedimenti immediati, senza escludere le dimissioni della dottoressa Di Somma”. La professionista intanto si lascia andare ad uno sfogo personale su Facebook: “La forza, la caparbietà, la determinazione che sono state alle base delle mie azioni fino ad oggi, l’onestà e la lealtà impronteranno ancora il mio modo di essere e di agire per il futuro, così come è sempre stato. E credo che questa consapevolezza e questa convinzione mi fanno guardare al futuro con fiducia”. Parole a cui si aggiunge la solidarietà di Pasquale Aliberti: “mi dispiace che tanti di voi dovete essere bersaglio di giochi politici che mirano solo a distruggere la mia persona. Eppure in questi anni abbiamo agito sempre anteponendo l’interesse della città sopra ogni cosa. Siate forti perché il tempo distruggerà la loro invidia e la loro ferocia”.