Scafati/Poggiomarino. Alle 8,30 di questa mattima presso l’obitorio dell’ospedale Umberto I di Nocera Inferiore l’autopsia sul corpo dello sfortunato Alessandro Panariello, il 22enne di Poggiomarino morto tragicamente venerdì mentre lavorava alla ristrutturazione di un edificio in via Melchiade a Scafati. Ieri il conferimento dell’incarico al medico legale da parte della Procura nocerina che ha iscritto sul registro degli indagati cinque persone alle quali si contesta il reato in concorso di omicidio colposo. Gli avvisi di garanzia riguardano colleghi di lavoro (Santa Maria La Carità e Boscoreale), titolare dell’azienda (di Boscoreale) e committente e direttore dei lavori (Scafati). Sotto la lente la posizione di Raffaele Santonicola, Angelo Vitiello (tiolare della ditta Arco Legno), Angelo Nicosia, quindi Angela Semioli e Vittorio Cesarano. Dopo l’esame autoptico il corpo del giovane sarà restituito alla famiglia per il triste rito dei funerali che si svolgeranno a Poggiomarino (presumibilmente domani). Novanta giorni è il tempo che il medico legale della procura si è preso per l’esito dell’autopsia. Intanto sulla scrivania della magistratura inquirente di Nocera Inferiore ieri è arrivata anche l’integrazione della denuncia presentata da madre e fidanzata del giovane contro il datore di lavoro, titolare di un’azienda di Boscoreale il quale non avrebbe regolarizzato la posizione dello sfortunato 22enne. Cosa di cui Alessandro Panariello se n’era lamentato fino a un’ora prima della sua morte quando con il telefonino aveva mandato messaggi audio alla fidanzata convivente Annachiara. Panariello lavorava da 7 anni con quella azienda boschese e per svolgere la mansione di operaio il titolare lo avrebbe retribuito con 50 euro al giorno e a detta dei familiari la paga non sarebbe stata mai aumentata nonostante svolgesse mansioni delicate e da operaio esperto. Questa mattina a Nocera Inferiore l’ultimo atto di una tragedia che si è consumata poco dopo le 13 di venerdì a quattro passi dal Comune di Scafati. Il giovane stava tirando la fune di una carrucola per sollevare alcune lastre d’acciaio quando il carico si è staccato cadendogli addosso. L’impatto è stato violento e il giovane è quasi morto sul colpo con un taglio netto alla gola.
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