di Mario Rinaldi
E’ ancora disposto a proporre le primarie fino a domenica prossima, termine ultimo entro il quale affidare a questo strumento democratico la scelta del candidato sindaco di centrosinistra. Francesco Carotenuto, esponente di “Scafati Arancione”, pur avendo proposto la propria candidatura a sindaco per le prossime amministrative di metà maggio, ha dichiarato di credere ancora in un accordo unitario con PD e Movimento 5 Stelle, che al momento appoggiano il nome di Michele Grimaldi. Carotenuto, dovesse scendere in campo in maniera autonoma verrebbe appoggiato da almeno quattro liste civiche: “Scafati Arancione”, “Free Scafati”, “Carotenuto Sindaco” e “Radici”.
Dottor Carotenuto, il centrosinistra sembra essersi spaccato con Grimaldi da un lato e lei dall’altro.
“Per diverso tempo abbiamo avuto incontri e tavoli di concertazione tra noi di “Scafati Arancione”, il PD, il M5S ed altri schieramenti del centrosinistra. L’impegno era quello che nessuno avrebbe dovuto fare scatti in avanti con l’obiettivo di cercare una soluzione comune”.
E poi cosa è successo?
“E’ successo che il PD è uscito allo scoperto anche con l’ultimo incontro tenutosi alla Sala Don Bosco dove è stata presentata la candidatura ufficiosa di Michele Grimaldi quale candidato sindaco. Prima che accadesse questo, il sottoscritto, da persona responsabile propose le primarie tra la nostra coalizione e quella a trazione PD. Il giorno stabilito era quello del prossimo 2 aprile. Questo strumento di scelta democratica avrebbe dovuto eleggere tra me e Grimaldi il candidato sindaco di una coalizione di centrosinistra e il patto era che colui che non veniva eletto avrebbe dovuto sostenere il vincitore. Purtroppo ho incassato un secco “no” per le primarie”.
Quindi a questo punto avete iniziato ad organizzarvi.
“Beh, certo. Incassando questo diniego per le primarie “Scafati Arancione” ha iniziato ad organizzare una coalizione di liste civiche che potesse porsi a sostegno della mia candidatura. Tuttavia devo sottolineare che la mia compagine, oltre a proporre le primarie ha anche indicato un terzo nome che avrebbe unito tutti, molto vicino al mondo cattolico e a quello dell’associazionismo: mi riferisco ad Antonello Cirillo, esponente di “Free Scafati”. Un Nome che è stato smontato nell’arco di 24 ore. A questo punto non ci è restato altro da fare che organizzarci in autonomia”.
Dottor Carotenuto, il centrosinistra poteva approfittare della spaccatura del centrodestra e puntare alla vittoria. Invece, in questo modo anche voi scenderete in campo disuniti.
“Nonostante ci siano stati questi scatti in avanti, ancora oggi, credo nello strumento delle primarie che è proponibile fino alla data del prossimo 2 aprile. E ancora oggi, almeno io sono disposto a fare un passo indietro per proporre il nome di Antonello Cirillo come candidato sindaco. Se anche Michele Grimaldi dovesse fare un passo indietro, credo possano esserci ancora i presupposti per correre uniti. Se ciò non accade significa che ognuno dovrà assumersi le proprie responsabilità. Il problema è tutto sulla volontà. Se c’è una comune volontà correremo uniti. In caso contrario, scenderemo in campo in maniera autonoma”.
Lei ha anche fatto riferimento ad alcune pressioni che state subendo. Può dirci quali?
“In questi giorni “Scafati Arancione” sta subendo continue pressioni dai vertici del centrosinistra a livello provinciale, regionale e nazionale affinchè io facessi un passo indietro per lasciare spazio ad altri. Questo atteggiamento è assolutamente inconcepibile e politicamente scorretto. Per questo faccio appello all’unità e alla responsabilità comuni”.
In caso di eventuale vittoria elettorale avete già in mente un programma di rilancio per Scafati?
“Sono tanti gli interventi da mettere in campo tra cui: quello comunità energetiche, piano urbanistico con cementificazione zero, mobilità sostenibile, sicurezza con controllo civico del territorio, operazione sulla Tari con incentivazione e premialità ai cittadini. La mia sarebbe una giunta tecnica con l’affidamento di una delega ai fondi europei e al pnrr. Metteremo mano all’avvocatura del nostro Comune per abbattere costi superflui e punteremo alla gestione dei parchi pubblici, che oggi sono una cloaca a cielo aperto, affidandoli ai comitati o alle associazioni locali e introdurremo anche modelli per avviare il project financing”.
Un ultima cosa. Michele Russo, precedente candidato del centrosinistra ha detto di non volersi candidare perché ha ricevuto scarsa considerazione in merito al lavoro svolto all’opposizione. Lei cosa pensa?
“Ho osservato attentamente l’attività di Russo all’opposizione e bisogna riconoscere che è stata di grande spessore politico. Con quasi novemila voti conseguiti alle passate elezioni quanto meno doveva essere preso in considerazione. Non so cosa sia successo. Per quanto mi riguarda, alle passate elezioni, quando Russo andò al ballottaggio, la mia coalizione che conseguì l’8% delle preferenze chiese un “apparentamento formale” che non fu accolto perché ci furono persone che si misero di traverso e l’accordo saltò. Mi proposero solo incarichi esterni che io rifiutai perché non è questo il mio modo di concepire la politica. A parte questa incomprensione, riconosco che Russo è un’importante risorsa per il centrosinistra e mi auguro possa dire la sua anche come osservatore esterno”. Dunque, primarie o non primarie, la data del 13 aprile si avvicina e ormai a Scafati gli schieramenti si stanno sempre più delineando. Al momento i candidati a sindaco sono cinque: Pasquale Aliberti, Cristoforo Salvati, Corrado Scarlato, Michele Grimaldi e appunto Francesco Carotenuto.