Di Adriano Falanga
Riqualificazione sì, ma a rappezzi. E’ quanto sta capitando in ordine sparso per la città, dove il manto stradale appena posato è già saltato in diversi punti. Capita pure che nel mentre in una zona viene applicata la segnaletica orizzontale, in altre questa è oramai sbiadita. Due sono le cose, o la città è troppo grande e ci vuole molto tempo per completare i lavori, oppure questi sono fatti maluccio, considerato le conseguenze. E c’è chi malignamente fa notare che l’asfalto ha reso anche troppo in alcune strade, in quanto favorito da un inverno mite e poco piovoso, e le esondazioni hanno risparmiato gli scafatesi. A denunciare i rappezzi l’associazione Scafati in Movimento: “A poche settimane dalla conclusione dei lavori di manutenzione che avevano lo scopo di riasfaltare alcuni manti stradali, ci ritroviamo a dover assistere al rifacimento di alcuni tratti con dei rappezzi – spiegano in una nota gli attivisti – Questo è il chiaro segnale di un mancato controllo da parte delle istituzioni sui lavori che vengono svolti in città e dall’approssimazione con cui vengono eseguiti”. I rappezzi sono comparsi ovunque, dal centro alla periferia, dal Corso Nazionale a Corso Trieste, passando pure via M. Nappi, via Alcide de Gasperi, via Roma. “Oltre il danno anche la beffa perché, ancora una volta, c’è uno sperpero di denaro pubblico, anche se rattoppati, i manti stradali, sono tutti in un evidente stato di precarietà. Se si fosse avuto un costante controllo sia durante lo svolgimento dei lavori che nella gestione ad oggi tutto questo non sarebbe accaduto”.
Sotto accusa anche i lavori per la posa della fibra ottica: “che ci hanno lasciato una città con interi tratti senza avere il dovuto ripristino del manto stradale – continuano gli attivisti – ricordiamo ancora il primo cittadino che in un consiglio comunale di fine 2014, rispondendo ad una interrogazione sul mancato ripristino delle strade da parte della Telecom, annunciava <<abbiamo ottenuto dalla Telecom che il ripristino sia effettuato con tratti di asfalto da un metro e mezzo e non un metro>>”. Da completare ancora la posa della segnaletica orizzontale, e i dossi pedonali, a cui manca l’apposita segnaletica di avvertimento. Particolare di non poco conto, considerato che un dosso non segnalato come legge prescrive potrebbe causare incidenti e danni ai veicoli, con conseguente richiesta di risarcimento ai danni del Comune.