Di Adriano Falanga
Si chiude il cerchio sul rimpasto della giunta. Pasquale Aliberti, appena tornato da Bruxelles in cerca di fondi europei, ha voluto subito presenziare ad una riunione di maggioranza, tenuta giovedi sera. Nessuno scontro con Giancarlo Fele, i due si sono confrontati, ma niente toni accesi. Più che altro la sensazione è stata di calma apparente, un forzato equilibrio dettato dal contesto attuale. Un mese intero perso per una rimodulazione di giunta che non ci sarà. La maggioranza ha preferito non fare stravolgimenti, resta in piedi la sola ambizione di Teresa Formisano, che si scontra però con la caparbia di Antonio Pignataro, disposto a tenersi il posto da assessore ad ogni costo. “Non mi dimetto, a meno che non sarà Aliberti a mandarmi via” avrebbe detto. Pignataro non solo non vuole lasciare, ma ha giocato al raddoppio, rendendosi disponibile ad assumersi la delega all’Urbanistica, nel caso questa fosse messa in discussione dall’attuale detentore, il vicesindaco Fele. “Nel mentre voi discutete su chi deve entrare o uscire – ha spiegato il primo cittadino – io procederò, lunedi stesso, alla rimodulazione delle deleghe”. Una decisione che rompe l’impasse, e permetterà la definizione della squadra di governo. Stessi protagonisti, ma con incarichi diversi. Una scelta astuta, perchè la rotazione evita infatti che qualcuno si possa creare “fortini elettorali” in quei settori di competenza. E in questa ottica è chiaro che le deleghe più “sensibili” sono Urbanistica, Lavori Pubblici, Politiche Sociali, Manutenzione, Commercio.
Non si esclude neanche il coinvolgimento di consiglieri comunali che avrebbero chiesto un impegno specifico, tipo Bruno Pagano con le politiche sociali, Carmela Berritto con la Polizia Municipale, Daniela Ugliano con l’Ambiente. Quali deleghe saranno ridistribuite e a chi è una scelta esclusiva del sindaco, che non ha lasciato trapelare nulla sulle sue intenzioni. Ci sarà, come promesso da Aliberti, anche una revisione degli incarichi dirigenziali. Prima novità è la conferma dell’ingegnere Michele Russo. Il professionista era stato assunto a capo del settore Pip quando la Regione Campania chiese la gestione diretta del Comune di Scafati di finanziamenti (mai arrivati) destinati al piani di insediamento produttivi. Un settore che oggi diventa “fantasma”, se non addirittura inutile, visto e considerato che la gestione del Pip è ritornata alla ex Agroinvest, con il cambio alla Regione Caldoro-De Luca. Per Russo pronto un incarico come Energy Manager, obiettivo: la razionalizzazione del servizio di pubblica illuminazione. Un incarico delicato, e molto attenzionato dalle opposizioni, dopo la revoca dell’ex manager Paolo Guadagno. Il professionista paganese fu infatti rimosso dall’incarico in regime di autotutela: “Sono emerse dalla stampa notizie relative ad una presunta rimozione da un altro ente pubblico, notizie a noi non comunicate” spiegava Aliberti. Guadagno era stato già responsabile dei Servizi al Territorio del Comune di Vico Equense dove fu revocato nel 2014, per un provvedimento del responsabile anticorruzione.
L’ingegnere Nicola Fienga andrà ad occuparsi del delicato settore Più Europa. Voci volevano una Gabriella Camera (lavori pubblici) in procinto di lasciare, ma la professionista sembra essere destinata a restare al suo posto. Ad Interim detiene incarico responsabile Avvocatura la dottoressa Anna Sorrentino, ma Palazzo Mayer ha già aperto bando per l’assunzione di nuovo responsabile dopo le dimissioni dell’avvocato Francesco Romano. Il noto legale fu costretto a lasciare su pressioni dell’Ordine, in quanto risultato incompatibile a ricoprire il doppio incarico di legale privato e di ente pubblico. Quanto ai cda delle partecipate, ancora non girano nomi. Sembra però che le presidenze siano intoccabili: Eduardo D’Angolo all’Acse e Antonio Mariniello alla Scafati Sviluppo. Sarà rinominato l’intero cda della Scafati solidale e con ogni probabilità ci saranno avvicendamenti tra i componenti dei consigli di amministrazione.