Di Adriano Falanga
Aperto il bando per il lavoro occasionale di tipo accessorio, o meglio, i voucher lavoro finanziati dalla Regione Campania. Prorogati i termini al 30 settembre, il Comune di Scafati ha aderito all’iniziativa regionale e aperto il bando per raccogliere le adesioni. Per aderire all’avviso pubblico emanato dalla Regione Campania il Comune selezionerà i lavoratori in possesso dei requisiti richiesti che si renderanno disponibili a svolgere le attività lavorative proposte, per impiegarli preferenzialmente nelle attività di seguito elencate: lavori di giardinaggio, pulizia e manutenzione di edifici, strade, parchi e monumenti lavori in occasione di manifestazioni sportive, culturali, caritatevoli, lavori di emergenza, attività lavorative aventi scopi di solidarietà sociale. Le prestazioni saranno compensate con buoni lavoro il cui valore lordo è di euro 10 all’ora ed il cui valore netto è di euro 7,50 all’ora. La retribuzione, se unico reddito, è esente da ogni imposizione fiscale e non incide sullo stato di disoccupato ed inoccupato. Per poter presentare domanda è necessario che i lavoratori siano in possesso dei seguenti requisiti: non essere beneficiari, nel corso del 2015, di alcuna indennità di disoccupazione e/o di sostegno al reddito; essere stati percettori di ammortizzatori sociali in deroga negli anni dal 2012 al 31 dicembre 2014.
Sono criteri di maggior punteggio il quoziente familiare, reddito Isee basso e residenza entro 30 km da Scafati. Il modello di domanda è scaricabile sul sito dell’ente e andrà indirizzata entro il 22 settembre al protocollo generale. Sempre sul sito è possibile visionare il regolamento completo con i dettagli. Perplessità da Scafati in Movimento: “tra i requisiti per accedere alla graduatoria bisogna essere già percettori di ammortizzatori sociali tra il 2012 e il 31 dicembre 2014 e non bisogna avere alle spalle alcuna indennità di disoccupazione o di sostegno. Insomma una maniera per escludere ancora una volta i veri disoccupati dimenticati da questa politica che vengono per l’ennesima volta snobbati e abbandonati a loro stessi”. Secondo gli attivisti, che chiedono di contro il reddito di cittadinanza: “si è persa ancora una volta una preziosa occasione per ridare dignità a coloro che versano in condizioni di totale indigenza economica”.