Scafati. L'acqua non c'è, ma la spazzatura non manca mai. Giorni difficili per gli scafatesi - Le Cronache
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Scafati. L’acqua non c’è, ma la spazzatura non manca mai. Giorni difficili per gli scafatesi

Scafati. L’acqua non c’è, ma la spazzatura non manca mai. Giorni difficili per gli scafatesi

Di Adriano Falanga

Senz’acqua e con la spazzatura ad invadere le strade. E’ una settimana difficile per gli scafatesi, messi in crisi dalla mancata (o parziale) raccolta dei rifiuti e dalla mancanza di acqua dovuta al guasto in località Cangiani. Se da un lato la Gori sta lavorando da tre gironi per ripristinare la fornitura idrica, dall’altro lato l’Acse sta lavorando meno. La partecipata scafatese guidata da Daniele Meriani ha deciso di eliminare uno dei tre turni per la raccolta della spazzatura. La decisione, non concertata con le forze lavorative, è stata presa nell’ottica del contenimento della spesa che sta caratterizzando ogni decisione di Palazzo Mayer. E così si registra l’ennesimo disservizio a danno della città. Dei tre turni previsti alle ore: 23-4-7 il cda Acse ha tagliato il primo, andando ad aumentare il carico di lavoro dei mezzi in uscita alle ore 4 e alle ore 7. Sarebbe questo il motivo per cui la raccolta prosegue con grosse difficoltà. I mezzi sono sempre gli stessi, a dividersi una quantità però maggiore. Il nuovo piano di razionalizzazione delle partecipate approvato dalla commissione straordinaria, preparato dai sovraordinati Valentino Antonetti e Giuseppe Rocco, ha previsto per l’Acse l’abolizione del cda, con l’impiego dell’amministratore unico. Non solo, al momento è in esame anche il piano industriale presentato dai vertici della partecipata, in cui, rispettando la politica di contenimento della spesa, è previsto anche il miglioramento del servizio. Non è noto il come, ma considerati i risultati fino ad oggi ottenuti, appare fondamentale certamente la lotta al sacchetto selvaggio, ma di contro, bisogna anche pensare ad una vera rivoluzione del sistema di conferimento dei rifiuti. Il porta a porta, utile e funzionale in occasione delle emergenze degli anni passati, oggi si mostra carente e lacunoso, decisamente superato. Lasciare i rifiuti a terra senza garantire la loro raccolta immediata, comporta il proliferare di animali, insetti, e soprattutto il rischio igienico sanitario per i cittadini.

CONDOTTA IDRICA ROTTA, DISAGI E RITARDI

L’ultimo avviso della Gori comunicava il possibile ripristino della rete idrica entro le ore 22 di ieri sera. Un guasto alla condotta principale che ha comportato enormi disagi sia per gli utenti che per attività commerciali e uffici pubblici. Chiuse le scuole, chiusi gli uffici comunali, chiusi bar e qualsiasi altra attività in cui diventa necessaria la fornitura di acqua. Gli operai della Gori lavorano ininterrottamente da lunedì, nonostante ciò, tutto si è drammaticamente complicato. A rompersi è stata una sezione della conduttura principale in via Cangiani, tra Scafati, Boscoreale e Poggiomarino. Un guasto che ha lasciato al secco i rubinetti anche dei comuni limitrofi, tra cui Pompei. Una conduttura da 1,3 mt di sezione, che comporta un importante scavo e lavoro accessorio. A rallentare i lavori è stata però la presenza di serre agricole nel punto di intervento. Prima che si potesse tirare fuori il danno e operare su di esso, è stato necessario lo smontaggio delle strutture da parte dei proprietari. Solo questa operazione ha portato via quasi due giorni, con tutte le gravi conseguenze a danno degli utenti. Comprensibili le polemiche di chi è restato da lunedì senza acqua corrente, e senza nessun preavviso. Polemiche anche verso il Comune di Scafati, non propriamente operativo, al punto da riuscire a contenere la difficile situazione. Una situazione che ha certamente comportato danni non solo alla regolare attività quotidiana di abitazioni ed esercizi commerciali, ma anche alle scuole di ogni ordine e grado. Nella giornata di ieri un primo miglioramento c’è stato solo per gli utenti situati nella parte bassa della città, e per le abitazioni ai primi piani degli edifici, qui l’acqua è comparsa a “filo d’olio”. Meglio di niente.