Di Adriano Falanga
Non sempre chi si siede a mangiare è anche colui che ha apparecchiato la tavola. Lo avrà capito Pasquale Aliberti, quando si è fermato a leggere un manifesto pubblico affisso dalla Regione Campania, in merito ai 14 milioni di euro stanziati per la nuova riprogrammazione del Piu Europa. Ad essere precisi, si parla di nuovo accordo di programma, la cui firma era data per imminente già nel mese di giugno 2016. Del resto, fu questa la motivazione con il quale il Cotucit di Michele Raviotta fece il salto in maggioranza, garantendo all’ex sindaco i numeri per votare il bilancio e non andare a casa anticipatamente. 14 milioni di euro, di cui 9 frutto dei cosiddetti “retrospettivi”, o meglio fondi di altra natura già stanziati per altri progetti che la Regione ha deciso di far entrare nell’ambito del Piu Europa, mentre i restanti milioni sono quelli stanziati con la nuova riprogrammazione. Detto questo, le opere che andranno a beneficiarne sono i progetti (in gran parte già realizzati) elaborati dall’amministrazione Aliberti. Su queste pagine ne abbiamo scritte tante sul Piu Europa, criticando a lungo la destinazione dei fondi decisa da Aliberti, ma rinnegare la loro “paternità” appare pretestuoso. L’elenco delle 12 opere rifinanziate si richiama espressamente ad una delibera, una delle ultime prima delle dimissioni di Aliberti, voluta dalla giunta a guida Giancarlo Fele. Stessa delibera richiamata poi dal commissario Vittorio Saladino e oggi dalla commissione straordinaria. <<Nuove opere pubbliche? Sono finanziamenti che servono per liquidare le opere già realizzate che la Regione ancora non ci aveva trasferito. Ridicoli? Strumentali? Visionari? Politicanti? Abbiamo lavorato anni per realizzare le opere riportate sul manifesto e tante, tante altre dal 2008 al 2016 – ribatte l’ex sindaco – Le uniche opere che potrebbero essere inaugurate come nuove sono l’area verde attrezzata di via della Resistenza, pure essa già appaltata durante il mio sindacato, per la realizzazione di 3 campi da tennis e il famoso Polo Scolastico sul quale abbiamo avuto un contenzioso con l’impresa aggiudicataria>>.
Tutte le altre opere sono già funzionali e funzionanti, come ad esempio il rifugio dei cani e la variante di via Oberdan. <<Abbiamo perso un’altra opportunità perché della nuova programmazione 2014-2020 ci vengono affidati meno di quattro milioni (briciole), in quanto la restante parte sono fondi che noi ci siamo conquistati negli anni grazie ai progetti retrospettivi: si lavora sul lavorato e Scafati perde una grande occasione>> la chiosa indispettita di Pasquale Aliberti. Anche dal M5S polemiche: <<Ci ritroviamo per le strade della città questo manifesto, abbiamo notato che tante opere presenti nell’elenco sono già state ultimate e da poco tempo, ci chiediamo, le rifacciamo? Il governatore De Luca ed il Pd come al solito giocano con l’informazione e si auto attribuiscono meriti che non gli appartengono>>. Secondo gli attivisti del meet up Scafati in Movimento, il manifesto è semplice propaganda elettorale: <<Lo fanno per ricevere consensi sicuri del fatto che nessuno possa controbattere le loro fandonie? Non ci stiamo e continueremo ad informare con i fatti ogni vicenda, non sarà facile per nessuno prendere in giro i cittadini di Scafati. Piuttosto dov’è la Regione Campania sulla drammatica vicenda del fiume Sarno, della Helios e sull’ospedale?>> la stoccata.