Di Adriano Falanga
Torna in piazza il Partito Democratico, dopo la marcia del novembre 2014, espressione solidale al capogruppo Vittorio D’Alessandro, per la bomba carta fatta esplodere la notte di Halloween presso l’uscio di casa della sua famiglia, sul corso Nazionale. Il 25 ottobre torneranno a manifestare e questa volta, contro l’amministrazione di Pasquale Aliberti. Una protesta che segue alla non partecipazione all’ultimo consiglio comunale. Lo anticipa la segretaria Margherita Rinaldi: “saremo in piazza Vittorio Veneto per parlare alla città, umiliata e offesa non solo per essere balzata agli ”onori della cronaca” nazionale per l’ inchiesta della Direzione Investigativa Antimafia di Salerno ma perché costretta a leggere ogni giorno di indagini e arresti per fatti di camorra e corruzione che riguardano imprese e professionisti che ricevono incarichi e appalti dall’Amministrazione Aliberti”. Nell’ultimo mese il Partito Democratico ha estremizzato la sua opposizione politica al governo Aliberti, arrivando a chiedere le dimissioni e l’intervento del Prefetto. L’assenza al consiglio comunale fu determinata in particolar modo dalle accuse che il primo cittadino ha rivolto a D’Alessandro tramite una diretta televisiva. Una “puntata” facente parte del piano della comunicazione istituzionale di Palazzo Mayer. “Una città dove il clima e’ diventato pesante e dove si sceglie il metodo dell’attacco personale ai contenuti politici, utilizzando tra l’altro una emittente televisiva che non si sa ancora se è pagata con i soldi del sindaco o se con quelli di noi contribuenti – continua la Rinaldi – Una città, soprattutto, in cui i problemi restano irrisolti: basti pensare agli allagamenti, a un ospedale ancora chiuso, a un Polo Scolastico bloccato, a un PIP fermo, all’indebitamento prodotto dalla reindustializzazione dell’ area ex Copmes, a un PUC che deve ritornare in Consiglio Comunale, col commercio in ginocchio e tributi elevatissimi per imprese e famiglie: i più alti in Campania e senza che, per di più, siano offerti in cambio servizi all’altezza di un contesto civile”. Sulla scia di quanto già sostenuto sul noto manifesto di contestazione all’amministrazione, la segretaria cittadina ribadisce che il loro è un giudizio “tutto politico e tale resta: Aliberti ha fallito e deve dimettersi – poi aggiunge – E’ tempo di lavorare per affrontare realmente e in modo definitivo le questioni amministrative che ci rendono opprimente la quotidianità per la mancanza anche dei servizi essenziali come il diritto di cura o di poter uscire di casa senza il rischio di allargarsi o fare ore di traffico per percorrere poche centinaia di metri. Insieme possiamo farcela, usciamo dal chiuso delle nostre abitazioni private e torniamo a lottare per la nostra città e per il nostro futuro. Il 25 ottobre inizia una nuova fase civile e politica per Scafati”.