Di Adriano Falanga
Non solo gli atti di acquisto degli immobili di Mario Santocchio, il fratello del sindaco Nello Aliberti in rete ha scritto anche un altro messaggio, in merito alle telefonate anonime di minaccia che il primo cittadino ha denunciato la settimana scorsa. “In seguito alle telefonate anonime subite da me e dalla mia famiglia – scrive sulla sua pagina Facebook Aliberti junior – abbiamo un numero di telefono che pare sia di un attivista del Partito Democratico. Appena avremo la conferma scritta dalle forze dell’ordine, che ringrazio pubblicamente, provvederemo a fare le dovuta denuncia”. Non c’è chiaramente conferma, ma questo basta per sollevare il velo della curiosità, e chiaramente si rischia (forse volutamente) di cadere nell’illazione, nel momento in cui la notizia non dovesse essere verificata. Poco importa, il clima politico odierno è già intrinseco di polemiche, accuse, offese, sarcasmo, e allarmismo. Risalire all’autore di queste telefonate del resto neanche dovrebbe essere difficile, considerate le delicate indagini in corso dell’antimafia, che vedono coinvolti com’è noto i fratelli Aliberti, con ogni probabilità le utenze telefoniche potrebbero essere sotto controllo. Dalla segreteria del Pd arriva una puntualizzazione: “Chi fa telefonate anonime come chi affigge manifesti anonimi sbaglia, sempre. E’ una condotta vile che non ci appartiene. Noi del PD, quello che abbiamo da dire, lo diciamo pubblicamente, sempre, alla luce del sole e nelle sedi opportune. Registriamo, al contrario e per l’ennesima volta, un modus operandi abbastanza singolare di tutta la famiglia Aliberti, fatto di mezze parole, allusioni, velate, e neanche tanto, minacce – scrive Margherita Rinaldi, segretaria dei Democrat – Se sanno parlino e denuncino pubblicamente, come noi d’altronde siamo abituati a fare. Altrimenti ci pare solo il tentativo di distogliere l’attenzione dalla grave crisi politica e amministrativa nella quale è caduta la giunta Aliberti e nella quale sta trascinando tutta la città”.