SCAFATI. Convocazione del consiglio comunale, continua la schermaglia epistolare. A Scafati continua la tensione tra istituzioni per la convocazione del prossimo consiglio comunale, da un lato il sindaco che tenta in tutti i modi di rientrare nei ristrettissimi tempi per attuare il “piano decadenza”, cercando di far fissare al presidente del consiglio comunale Pasquale Coppola al più presto la prossima data delle assise cittadine e Coppola che cerca di rispettare i tempi dettati dalla legge. Per velocizzare la convocazione si era ricorsi addirittura ad approvare un emendamento comunale alla legge nazionale, il Testo Unico Enti Locali. Ed ecco che oggi, oltre al l’emendamento comunale, presentato dal consigliere Brigida Marra, che velocizzava l’iter, è stata presentata una richiesta di consiglio comunale urgente da parte del sindaco all’indirizzo di Coppola e per conoscenza anche al Prefetto. Nella missiva, protocollata ieri pomeriggio, il sindaco chiede al presidente del consiglio di procedere con urgenza alla convocazione di un consiglio comunale per approvare l’assestamento generale di bilancio che secondo la missiva deve essere approvato entro il 30 novembre. Nella missiva il sindaco chiede di anticipare la convocazione del consiglio comunale al 27 novembre per la rappresentata indisponibilità a partecipare di alcuni consiglieri, impossibilità comunicata direttamente ad Aliberti. Da qui il sollecito protocollato ieri ufficialmente a Coppola, in cui si “avverte” il presidente che qualora non volesse convocare il consiglio comunale entro il termine del 30 novembre questo “comporta procedura di segnalazione al Prefetto e avvio di procedura di scioglimento del consiglio comunale, cosa che avverrebbe per sua esclusiva responsabilità”. Oltre l’ammonimento nella missiva si riporta anche un episodio. Il presidente del consiglio comunale sarebbe stato contattato da un dipendente comunale, U.M., per la convocazione del consiglio comunale e nella conversazione il dipendente avrebbe comunicato al sindaco di aver avuto la seguente risposta, testualmente riportata nella missiva : ” non chiamarmi più, so io quando devo convocare il consiglio comunale”. Parole che sarebbero state ripetute, sempre come riportata nella missiva di ieri, anche alla dipendente comunale, A.V. M settore organi istituzionali. Toni che mostrerebbero la tensione a cui è sottoposto il presidente del consiglio comunale in questo periodo. Secondo indiscrezioni la mossa di convocare il consiglio comunale per l’assestamento di bilancio nasconderebbe la possibilità di “infilare” nell’ordine del giorno anche la discussione decadenza del sindaco, argomento che qualora fosse discusso nelle date del 27 novembre o 30 novembre riporterebbe il sindaco in carreggiata per l’attuazione della strategia che gli permetterebbe di aggirare la legge sui due mandati se uno dei due sia inferiore ai due anni, sei mesi e un giorno, questa scadenza fatidica per la strategia del sindaco scade a metà dicembre. La mossa di convocare il consiglio d’urgenza costringerebbe il presidente Coppola ad inserire il punto decadenza all’ordine del giorno nel prossimo consiglio comunale .
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