Di Adriano Falanga
Rischia la decadenza, oltre al sindaco, anche Stefano Cirillo. Il consigliere di maggioranza è infatti “scomparso” da Palazzo Mayer, assente alle commissioni, assente alle sedute consiliari. E lo Statuto è chiaro, le assenza ingustificate portano inevitabilmente alla sua decadenza. Cirillo si è allontanato dal Comune a seguito della crisi politica che lo ha preso. In forte dissenso con il primo cittadino e la sua maggioranza per una serie di divergenze, la goccia che ha fatto traboccare il vaso è stato “l’affronto” che Aliberti gli fece in aula, riguardo l’approvazione del regolamento sulle dirette streaming dei consigli comunali. Aliberti bocciò senza se e senza ma il lavoro fatto dalla commissione Statuto, di cui Cirillo era presidente. Chiese approfondimenti, ma da allora nulla si è poi saputo. Da qui le dimissioni dell’ex assessore ai Lavori Pubblici, assente anche al voto sul bilancio. “Le mie sono assenze politiche – ribatte oggi Cirillo – ho scelto anche di non presenziare alle commissioni perché non voglio rubare il gettone di presenza, trovo inutile fare la sola presenza, visto che non posso partecipare attivamente”. Parla di mancanza di stimoli l’ex assessore, e anticipa pure che, se si tornasse a votare, lui non sarà parte della partita perché non crede neanche in una valida alternativa. A proposito di voto, non è nota la sua posizione sulla decadenza. “Qualche collega mi ha chiesto di prendere posizione. Bene, io non sono contrario a tornare al voto se Aliberti non si ritrova più la stessa squadra che ha vinto nel 2013, ma è chiaro che tutto deve avvenire così come la legge impone, nella piena legalità. Il voto del resto è solo una presa d’atto”.