Scafati. Chiusura pronto soccorso, a processo l'ex manager Asl Bortoletti - Le Cronache
scafati Attualità Agro Nocerino Sarnese

Scafati. Chiusura pronto soccorso, a processo l’ex manager Asl Bortoletti

Scafati. Chiusura pronto soccorso, a processo l’ex manager Asl Bortoletti

Di Adriano Falanga

Il Gup Maria Zambrano accoglie la richiesta del pubblico ministero e rinvia a giudizio l’ex commissario Asl Maurizio Bortoletti. L’udienza si terrà il prossimo 4 luglio. La vicenda nasce nel maggio 2014 quando l’allora sindaco Pasquale Aliberti con l’avvocato e consigliere delegato alla Sanità Brigida Marra, denunciarono l’ex dirigente sanitario in merito alla chiusura dell’ospedale Scarlato perché, adempiendo a quanto disposto dal decreto 49/2010, certificò nel Piano Attuativo Aziendale un tempo di percorrenza inferiore a cinque minuti tra Scafati e il Pronto Soccorso di Nocera, e inferiore a dieci minuti per Sarno. Una dichiarazione che motivò la chiusura del pronto soccorso scafatese e la sua uscita dalla rete delle emergenze. Dati smentiti da una relazione della Polizia Municipale del dicembre 2013, ma del resto, chiunque in questi anni sia stato costretto a ricorrere al pronto soccorso dell’Umberto I° di Nocera Inferiore sa benissimo che possono volerci anche 45 minuti in orario di punta. E come se non bastasse, la chiusura dello Scarlato ha comportato una costante congestione del nosocomio di Nocera, con il sovraffollamento del Pronto Soccorso e malati sistemati in barella nei reparti. L’udienza preliminare di ieri mattina, durata un paio d’ore, ha visto l’accusa di Brigida Marra e la difesa di Bortoletti, assistito dagli avvocati Franco Maldonato e Michele Avallone.

marraLa Marra ha ripercorso punto per punto la memoria difensiva depositata da Bortoletti, evidenziando che il pronto soccorso non poteva essere chiuso, che il piano aziendale redatto non ha garantito l’emergenza sanitaria per Scafati e i comuni del distretto. Dal canto suo l’ex manager si è dichiarato estraneo alle accuse parlando di una chiusura già prevista e di un refuso in merito ai cinque e dieci minuti. Non sarebbe stato lui, materialmente, a redigere il piano, ovvero ribadendo che si è trattato di un falso innocuo e di un refuso. Soddisfazione della Marra: <<In aula ho discusso per circa un’ora difendendo e rivendicando con le unghie e con i denti, grazie alla oramai conoscenza di tutti gli atti, il nostro ospedale e la salute pubblica perché tutti possiamo avere bisogno di un emergenza. Ringrazio la dottoressa Zambrano per la profonda umanità dimostrata. A lei ho detto “caro Giudice se c’è una cosa che hanno tagliato, questa non è la spesa pubblica ma la vita delle persone”>>.

Bortoletti fu voluto da Cirielli, suo amico di corso

2-bortolettiNominato da Stefano Caldoro nel marzo 2011 come commissario dell’Asl Salerno, è restato in carica fino al luglio 2012, quando la sanità salernitana tornò in regime ordinario con incarico affidato ad Antonio Squillante. La Provincia era guidata dall’onorevole Edmondo Cirielli, allora Pdl oggi Fratelli D’Italia. Fu proprio quest’ultimo a indicarlo all’allora governatore campano. Bortoletti non solo era colonnello dei carabinieri come il parlamentare di Fdi, ma all’ex presidente di Palazzo Sant’Agostino è accomunato dall’essere nato nello stesso anno e dall’aver frequentato l’accademia dei carabinieri dal 1983 al 1985. <<Mi piace ricordare l’opera di risanamento economico-finanziario portata a compimento alla guida dell’ASL che, nel marzo del 2011, al momento dell’assunzione della direzione commissariale perdeva oltre 700mila euro al giorno per un totale di circa 300 milioni di euro all’anno e che è stata lasciata dal colonnello Bortoletti con un avanzo di gestione del 2012 pari a 10 milioni di euro>>. Così Cirielli, esprimendo soddisfazione per la candidatura dell’ex amico di corso alle elezioni europee del 2014, con Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale nella circoscrizione Nord-Est. Intervistato da Il Giornale nell’agosto 2012, l’ex commissario accusato oggi di falso ideologico dichiarò: “Il risanamento è avvenuto senza tagli lineari, senza risorse aggiuntive, senza chiudere nulla e a legislazione invariata. Ho valorizzato innanzitutto il magazzino, che era superiore, come costo in percentuale, a quello della Fiat>>.