“I nostri migliori complimenti al sindaco Aliberti e all’assessore Chirico per come hanno gestito la vicenda delle partite pregresse ante 2012 inviate dalla Gori”, l’ironia di Margherita Rinaldi, segretaria scafatese del Partito Democratico. La dirigente commenta così la notizia della dilazione di pagamento dell’importo chiesto dalla Gori per le partite pregresse. Dopo mesi di proroghe, dovute più che altro alla campagna elettorale in corso, la parola fine: Importo dovuto, seppur spalmato dal 2015 al 2018. “Dapprima grandi proclami ed inviti alla cittadinanza a non effettuare i pagamenti richiesti, addirittura a mezzo manifesti – continua la Rinaldi – Oggi scaricano del tutto il problema sui cittadini con l’altisonante dichiarazione “I ricorsi li lasciamo agli altri”. Noi del PD già all’epoca, forse in modo impopolare, abbiamo invitato tutti alla cautela e chiesto che si agisse per ottenere una revoca della delibera del Commissario d’ambito che autorizzava la GORI a richiedere quelle partite” conclude la segretaria dei democratici. Critiche anche da Scafati Arancione: “Tutti noi ricordiamo i manifesti pubblici (pagati con i soldi dei contribuenti) i quali esortavano gli utenti a non pagare le “Partite Pregresse” perché la pretesa della Gori stava vessando i nostri concittadini – spiega Francesco Carotenuto – Adesso spieghi a quelle persone che hanno creduto ai suoi manifesti cosa fare altrimenti raccoglieremo le bollette facendogliele pervenire direttamente nel suo ufficio”. Dal canto suo, l’assessore Diego Chirico corregge il tiro: “non ho mai detto di essere soddisfatto del risultato ottenuto per quanto riguarda le partite pregresse ante 2012. Continuo a ritenere illegittimo il recupero delle partite pregresse e dal tavolo istituzionale con il Commissario Straordinario dell’ATO 3, realisticamente parlando, questo era il risultato che ci aspettavamo”.
Adriano Falanga