Danni per allagamenti, 7000 euro di risarcimento a tre dipendenti comunali . I dipendenti avevano parcheggiato i loro veicoli nel piazzale dinanzi al comune quando furono inondate, da qui la transazione e il risarcimento. I tre dipendenti, G.S., D.F.M., G.M.D., lo scorso 30 gennaio si erano recati a lavoro con i loro veicoli, due auto e un motociclo, sostandoli, in possesso di apposita autorizzazione, nell’area di parcheggio adiacente al Municipio. Mentre svolgevano il proprio lavoro nei rispettivi uffici i loro veicoli venivano inondati dall’esondazione del fiume Sarno che scorre a pochi metri da Palazzo Mayer . Tutti e tre cercarono di rimuovere le due auto, una Citroen C3 e una Lancia Musa, e il motociclo, un Peugeot Kisbee, dal parcheggio ma furono bloccati all’interno dello stesso a causa a causa del malfunzionamento della barra posta all’ingresso che non riusciva a sbloccarsi neanche manualmente. Sul posto intervennero anche i vigili del fuoco del comando di Salerno che provvedettero al recupero dei veicoli . I tre si rivolsero ad un legale, avvocato Iannoto, che inviò una messa in mora al comune di Scafati per ottenere il risarcimento dei danni. L’avvocato Romano, responsabile del settore avvocatura dell’ente, ha provveduto ad una transazione delle somme richieste dai dipendenti e ha predisposto, con apposita determina, di liquidare le somme richieste dai dipendenti. A supporto delle somme pretese hanno presentato anche le relative fatture di riparazione. Le somme liquidate sono state di euro 2352 per la Citroën C3, euro 3504 per la Lancia Musa ed euro 1226 per il motociclo Peugeot. Quel giorno resterà nella storia perché da quel piazzale, la cui barra non si apriva, riuscì a venir fuori il canotto dei vigli del fuoco con a bordo il sindaco salvato dalle acque che impietosamente avevano allagato palazzo Mayer. Dunque decisamente più fortunati i tre dipendenti comunali rispetto alle centinaia di cittadini scafatesi che spesso si sono ritrovati nella loro stessa sventura ma non hanno avuto alcun risarcimento da nessun ente.
Gennaro Avagnano