Di Adriano Falanga
Scorrazzano liberamente per il centro cittadino. Sono volti noti alle note forze dell’ordine, su di loro diverse segnalazioni alla Procura che puntualmente finiscono nel vuoto in quanto la loro giovanissima età da un “non luogo a procedere”. Stazionano nei pressi di villa comunale, palazzo Mayer, centro anziani, piazza Vittorio Veneto e scuola media Anardi e guarda caso, in questa zona si registrano quasi quotidianamente atti di microcriminalità, quali furti, scippi, risse e danneggiamenti a cose, sia dei privati che pubbliche. I residenti sono sul piede di guerra e la Polizia Municipale ha le mani legate dalla loro giovane età. Sotto accusa finisce anche l’assessore alla Legalità e Sicurezza Antonio Pignataro, reo, secondo Scafati in Movimento, di dedicarsi più alla Manutenzione stradale (di cui non è delegato) che alla sicurezza. “Lo notiamo pubblicare in rete i selfie accanto ad interventi di manutenzione strade. Qualche volta, almeno una volta, i cittadini vorrebbero saper una delle sue iniziative per una maggiore sicurezza a Scafati”.
A lanciare il monito è Giuseppe Sarconio: “Eppure da più di un anno percepisce circa 1500 euro al mese ma in cambio non è dato sapere quale contributo abbia dato alla comunità. Tante volte sul tema sicurezza per gravi accadimenti ci si è giustificati per la mancanza di personale nella Polizia Municipale e tra i carabinieri, ma se pure per i numerosi atti vandalici commessi al centro non si può dare risposta questa è una sconfitta prima politica e il primo che deve prenderne atto è proprio l’assessore alla sicurezza”. Arriva la replica del componente della giunta Aliberti: “la mia presenza su qualche cantiere in corso di manutenzione stradale è motivata dal fatto che qualche cittadino mi aveva riferito di criticità sulla sicurezza stradale in quella zona – la difesa di Pignataro – In merito poi alle azioni messe in campo contro quei vandali travestiti da bambini che si divertono a dare fastidio in alcune aree della città, credo che l’amministrazione oltre a creare o a condividere insieme alle associazioni iniziative socio sportive e culturali per impegnarli in attività ricreative, possa fare poco altro”. Secondo l’assessore alla Sicurezza: “Arginare il problema in modo pratico invece è compito delle forze dell’ordine che pur lavorando sotto organico si adoperano in modo esemplare. Comunque credo che il primo anello dell’indotto educativo dei ragazzi parte dalle famiglie e qualche tirata di orecchie non guasterebbe”.
Non è detto però che dietro questi ragazzi ci siano famiglie in grado di poterli controllare, ammesso che vogliano farlo. “Una volta quando un genitore scopriva che il figlio dava segnali di squilibrio educativo a scuola e la maestra gli faceva una tirata di orecchie, il genitore a casa gli dava pure il resto! Oggi invece la moda è cambiata e la reazione è sempre contro la maestra di turno – continua ancora Pignataro – Mi è capitato personalmente di fare qualche richiamo a ragazzini che si comportavano in modo poco rispettoso di aree pubbliche e la reazione dei genitori è stata pesante, ma nei miei confronti”. L’assessore alla Sicurezza forse minimizza, riducendo il tutto a bravate di ragazzi vivaci, ma gli scippi compiuti con l’uso di un coltello sono più di uno e appena qualche settimana fa un ragazzo russo fu ferito ad una gamba. Ci sono poi le risse, le molestie, e i continui atti vandalici contro il centro anziani della Villa Comunale e i suoi soci, a cui oramai hanno rubato letteralmente di tutto. “Alle persone del centro anziani voglio solo chiedere di avere pazienza e che ci segnalino i loro punti di vista per migliorare la salvaguardia del centro. Ai grillini invece vorrei chiedere collaborazione con proposte e non alimentassero solo sterili polemiche. I ragazzi osservano anche questo e da questo prendono esempio. Polemizzare su tutto e tutti alimenta la mancanza di rispetto verso le persone e le cose”, l’invito dell’assessore Pignataro.