In merito alle dichiarazioni di replica del consigliere D’Alessandro sull’incarico legale che ad oggi svolge al Consorzio delle Farmacie, il sindaco di Scafati, Pasquale Aliberti:
“Il consigliere D’Alessandro in questi anni di governo della mia amministrazione, contro anche la mia volontà, ha ricevuto incarichi legali fiduciari dalle partecipate ACSE e Consorzio delle Farmacie. Eppure ha fin dall’inizio, dalla mancata stabilizzazione della moglie, bollato e denunciato questa amministrazione e i Dirigenti con aggettivi del tipo: camorrista, clientelare e vergognosa. Dopo aver denunciato anche alla Procura gli stessi Dirigenti, rischiando di mandarli in galera, e più volte me stesso, il sindaco perché, secondo quanto dichiarato da lui stesso avevo ‘…istaurato nei sottoscritti querelanti -D’Alessandro e moglie – un perdurante stato d’ansia che ci vedono spesso costretti a rinchiuderci nelle mura domestiche o nei luoghi destinati alla professione con conseguente privazione d’ogni vita di relazione’, nel febbraio del 2013, qualche ora prima di andarmi a denunciare ai Carabinieri in una nota inviata al Consorzio delle Farmacie che gli aveva chiesto di rinunciare all’incarico dichiarava ‘…Nel ribadire, ancora una volta, che non ho nessun giudizio di natura personale nei confronti del Comune di Scafati e di non aver presentato nessuna denuncia personale nei confronti di amministratori o dirigenti di tale ente…vi comunico che non ho alcuna intenzione di rinunciare all’incarico conferitomi…’. L’accusatore, il grande bugiardo, continua a svolgere da consigliere comunale la sua attività di legale per una partecipata del Comune: è inaudito! Pur di avere incarichi ben remunerati era disposto a dichiarare con note ufficiali totali falsità”.
Vittorio D’Alessandro risponde ancora:
“Comprendo la sua tecnica di abile mistificatore tesa a distogliere l’attenzione dai gravi fatti che lo vedono indagato ma questa è l’ultima volta che gli rispondo a mezzo stampa, poi, ci vedremo nelle aule di Tribunale. Confermo tutto quello che ho dichiarato in quella nota del 25.02.2013 indirizzata al consorzio, nota che Aliberti ha pubblicato su facebook in violazione di tutte le regole della privacy senza neanche cancellare il nome della persona convenuta in giudizio. Premesso che dall’ACSE dopo aver vinto tutti i giudizi in primo grado, tra il 2009 ed il 2010, mi vennero revocati, senza alcuna motivazione gli incarichi in appello senza neanche retribuirmi per il lavoro svolto, tanto da dover promuovere azioni per il recupero degli onorari nel 2012, quando non ero in alcun modo impegnato in politica, relativamente all’unico incarico ricevuto dal cda del consorzio farmaceutico, per €. 2000,00 e sempre nel 2012, non esistevano motivi di rinunciare all’incarico ed il cda del consorzio, dopo la mia nota, non revocò l’incarico e confermo che, a quella data, non avevo presentato alcuna denuncia nei confronti di amministratori o dirigenti come ribadisco espressamente, senza tema di essere smentito. Ho denunciato lui per diffamazione ma i mie unici esposti alla Procura, per fatti relativi all’amministrazione, riguardano soltanto il presunto uso illegittimo dell’auto blu ed alcune assunzioni al piano di zona e presentati nel gennaio 2014 e null’altro. Le falsità le dice lui e non io, si faccia leggere bene gli atti dai suoi avvocati. Evidentemente Aliberti ha bisogno di crearsi il nemico e di indicarlo alla città cosa che sta facendo in maniera ignobile mettendo ancora a rischio, ora più che mai, la mia incolumità personale”