Il suo nome non sarà nella lista dei candidati a sostegno del Sindaco uscente Vincenzo Napoli. Ma Nino Savastano, storico Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Salerno eletto a Settembre scorso al Consiglio Regionale della Campania, sarà comunque in prima fila in questa importante tornata elettorale.
“Il Sindaco Napoli ha voluto, dopo la mia elezione alla Regione, confermarmi nel ruolo di Assessore alle Politiche Sociali. Ne sono stato onorato ed orgoglioso ed in tutti questi mesi – pur con grande lavoro e sacrificio – ho continuato a servire Salerno ed i salernitani. Sarò pertanto impegnato da un lato ad illustrare il lavoro svolto e dall’altro a sostenere le donne e gli uomini che nella prossima consiliatura dovranno continuare a mantenere l’altissimo livello del welfare municipale raggiunto dapprima con il Sindaco Vincenzo De Luca e poi con il suo successore Enzo Napoli. Pur nel mio diverso ruolo istituzionale mi sento ancora parte integrante di una squadra di governo che ha cambiato il destino della nostra comunità e scritto una storia nuova per Salerno, oggi apprezzato modello in tutta Italia per i servizi alle persone in difficoltà”.
La pandemia ha acuito i problemi e le difficoltà. In che misura il sistema delle Politiche Sociali del Comune di Salerno ha sostenuto le persone maggiormente in difficoltà?
“Il nostro impegno principale è stato quello di non lasciare nessuno solo. A Salerno nessuno è rimasto abbandonato al suo destino anche nei momenti più drammatici della pandemia. Pur dovendo fare i conti con i tanti tagli di risorse patiti dai comuni italiani siamo riusciti a mantenere gli investimenti ed il livello dei servizi mettendo in campo anche iniziative straordinarie come l’assistenza a domicilio per le persone in quarantena e l’assegnazione dei buoni spesa al cui fondo nazionale abbiamo aggiunto anche risorse locali frutto di fondi comunali e donazioni. Per i buoni spesa abbiamo creato un sistema di gestione delle domande semplice, trasparente, tecnologico. Nessuna possibilità di truffe o furberie. Ed i buoni spesa sono stati consegnati direttamente alle abitazioni dei destinatari. Un modello operativo studiato e copiato da numerosi altri enti locali della nostra regione e del resto d’Italia”
Quali sono le caratteristiche principali del modello Salerno nel campo delle Politiche Sociali ?
“La caratteristica principale e vincente è sicuramente l’aver creato una rete solidale sinergica che coinvolge l’amministrazione comunale, le aziende sanitarie, le istituzioni territoriali, le centrali educative, le parrocchie,l’associazionismo ed il terzo settore. Un network solidale che ci consente un monitoraggio costante dei potenziali bisogni e dei problemi emergenti per metter in campo risposte adeguate e tempestive. Non abbiamo mai utilizzato il sistema delle elargizioni economiche ; ma abbiamo messo a disposizione delle persone e delle famiglie in difficoltà strutture, servizi, professionalità dagli asili nido alle case di riposo, dai segretariati sociali ai centri di accoglienza dei migranti, dai servizi riabilitativi e culturali per disabili ai centri estivi per bambini di famiglie indigenti. Penso poi anche a progetti speciali come i corsi di autodifesa per le donne”.
Lei ha una lunga esperienza politica ed amministrativa. Può indicare i momenti più belli e quelli più brutti vissuti negli ultimi anni?
“I momenti più belli sono quelli che riesco a trascorrere in compagnia dei “miei nonnetti” ospitati nelle case di riposo gestite e sostenute dal Comune di Salerno. Anche solo stringere le loro mani o ascoltare i loro racconti è una straordinaria ricchezza umana e politica. E’ bellissimo assistere agli spettacoli ed esposizioni degli ospiti dei centri per disabili e condividere la gioia dei bambini dei campi estivi. Il momento più drammatico è stato certamente l’arrivo a Salerno della nave con le ventisei salme di giovani donne migranti perite in mare. Salerno è stato uno dei punti di sbarco tra i più importanti per capacità logistica ed organizzativa. Abbiamo garantito la prima accoglienza a migliaia di migranti tra i quali tantissimi minori non accompagnati. Quelle ventisei bare mi hanno straziato, ma al tempo stesso rafforzato l’impegno per colmare le ingiustizie globali”.
Come si annuncia questa campagna elettorale ?
Io la vivrò con la consueta energia ed entusiasmo tra la gente. Non amo, lo sapete, i discorsi e le chiacchiere. Preferisco la concretezza del lavoro e dei risultati. Non temo il confronto con nessuno e ci ho sempre messo la faccia anche nelle situazioni più difficili. Sarà così anche questa volta che non sono candidato in prima persona. Anzi mi sentirò ancora più responsabilizzato per sostenere gli amici delle liste a sostegno del Sindaco Vincenzo Napoli che – in una situazione difficile – ha sempre guidato con autorevolezza l’amministrazione. Abbiamo le idee chiare per il futuro di Salerno e possiamo contare anche su di una straordinaria collaborazione istituzionale con il Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca che alle politiche sociali dedica sempre attenzione privilegiata. Per il resto sono curioso di ascoltare le proposte dei nostri antagonisti. Ho letto qualche post, intravisto titoli di giornale. Temo anche di aver preso qualche svista in tante chiacchiere fumose. Paladini del cambiamento da anni impegnati in ruoli politici di responsabilità; aspiranti amministratori che con inghippi e pretesti infondati hanno vanamente tentato di frenare lo sviluppo urbanistico, economico e sociale della città; amici di leader politici nazionali che hanno penalizzato il Sud e Salerno nel riparto delle risorse; fantasmi parlamentari che credevamo dissolti; persino amici della maggioranza che a poche ore dalla presentazione delle liste hanno cambiato campo. I salernitani sapranno ben valutare confermando la fiducia a chi dal 1994 ha cambiato il destino di Salerno”.
Andrea Orza