di Erika Noschese
Mentre l’avvocato penalista Michele Sarno, candidato sindaco per la città di Salerno, continua la sua campagna elettorale, i partiti della coalizione di centrodestra stanno provando a stringere i tempi e a trovare un accordo sul nome che dovranno sostenere nella città capoluogo. Sarno, già da mesi, ha ottenuto il sostegno di Fratelli d’Italia mentre Forza Italia sembra propensa a sostenerlo, come confermato dal parlamentare Gigi Casciello nel corso della puntata di Tribuna Politica di lunedì scorso che ha visto protagonista proprio l’avvocato penalista e il consigliere uscente di Forza Italia, Roberto Celano. Per Sarno, al momento, due sono gli scogli da superare: l’Udc che si è spaccata tra i vertici regionali che confermano di far parte del centrodestra e quello provinciale che sta chiudendo un accordo con la coalizione di centrosinistra e la Lega che sta valutando, in queste ore, l’ipotesi di andare da soli, con Dante Santoro candidato sindaco. Avvocato Sarno, l’Udc in questa fase è abbastanza spaccato: i vertici regionali confermano il sostegno alla coalizione di centrodestra, pronti a confermare il sostegno a lei se così dovesse decidere la coalizione mentre il coordinamento provinciale vorrebbe andare con il centrosinistra… “Come ho sempre detto, fin dall’inizio della mia campagna elettorale, che c’è la massima attenzione verso i partiti, i movimenti, le associazioni. Non posso candidarmi a io a risolvere quanto accade all’interno dei partiti, bisognerebbe chiedere a coloro i quali hanno incarichi di responsabilità e le voci difformi vanno rispettate; sono qui, continuo ad andare avanti con il mio progetto, riannodando un vincolo con i cittadini salernitani e chiunque voglia dare sostegno e partecipare attivamente alla stesura del programma elettorale, non solo sarà ben accolto, ma sarà accolto come protagonista, come è giusto che sia. Rispetto alle idee legittime credo che in democrazia non ci si debba scandalizzare, ognuno ha le proprie idee da sviluppare in un processo, dando conto all’interno di un programma alternativo. Io credo che la campagna elettorale debba essere l’esplicitazione dei concetti che noi vogliamo portare all’attenzione delle nostre comunità e ritengo che la cosa importante sia avere rispetto delle idee di tutti e abbandonare la politica dell’attacco, del contrasto, in cui si elegge il nostro interlocutore a nemico. Io non credo nelle distinzioni, maggioranza e opposizione non significano nulla perché bisogna salvaguardare gli interessi dei cittadini, con idee che si mettono in campo per il bene della città. Reputo giusto andare in questa direzione, mi sottraggo alla polemica pura in quanto tale; i cittadini vogliono sapere cosa farà il futuro sindaco per il bene della città, se si occuperà della pulizia delle strade. Sembra che alle volte qualcuno sia distante dalla realtà ma alle persone interessa, magari, avere un mare pulito. Dobbiamo preoccuparci di utilizzare al meglio i fondi per la depurazione delle acque; ai cittadini interessa il progetto per creare economia: un sea park tematica che possa, con il project financing, creare oltre 3mila posti di lavoro; un evento che attiri turisti in città sempre. Io parlo di cose concrete, di una sanità in cui il sindaco abbia la capacità di confrontarsi con chi è in prima linea, i commercianti, le categorie. Sembra che il tuttologismo sia diventato il virus che ha colpito tutti, senza sapere che bisognerebbe avere l’umiltà di confrontarsi con chi vive il problema in prima persona. Oggi c’è una comunità che non riesce a ripartire perché a Salerno manca una visione attrattiva e fino a quando non ci sarà questa visione si comprende che tutto ciò che viene fatto è una risposta all’emergenza. A pochi mesi dal voto si sistemano le strade, rotatorie e così via ma la comunità non è cieca, sa che si tratta di opere per dire “abbiamo fatto” ma la politica non è un ufficio aperto a fasi alterne ma h24, per tutti e cinque gli anni del mandato. Ad un cittadino non interessa avere un sindaco di destra o di sinistra ma che sia in grado di migliorare la vita della sua città”. Intanto, Forza Italia sembra pronta a sostenerla mentre il nuovo ostacolo potrebbe essere rappresentato dalla Lega Campania… “Sono cose che apprendo dalla stampa. Io non so quali sono i gradimenti dei partiti, rispetto i partiti perché hanno esigenze ed equilibri interni e non accettare questo significherebbe cadere nella retorica della polemica gratuita. Ognuno di noi mette in campo la propria proposta, l’ultima parola spetta ai partiti, anche se non dovessero condividere la mia candidatura. Metto in campo la mia credibilità, il mio modo di essere e di fare, la mia storia personale e vorrei ricordare che io ho salvato la Corte d’Appello di Salerno: mentre qualcuno aveva incarichi importanti, dal governo alla regione passando per i Comuni, e io da presidente della Camera penale mi espressi anche sull’accorpamento del porto di Salerno con Napoli, con un no decisivo perché oggi come autorità portuale Salerno è quasi scomparsa”. In questi giorni è stato spesso accusato di essere un candidato che rappresenta il centrodestra e non un civico… “Io non entro nel merito se non dicendo che ho fatto politica, la mia storia è sotto gli occhi di tutti e non c’è da nascondere nulla; ho una sensibilità di centrodestra ma resto un moderato. Sono un candidato e sono la stessa persona che, per rispetto alla sua professione allorquando divenni presidenti della Camera Penale non mi sembrò corretto scendere in campo in qualità di candidato sindaco perché avrei caratterizzato la camera penale con una scelta politica. Per 10 anni non ho fatto politica e così ho fatto: quando ho dismesso i panni di presidente della Camera Penale sono tornato alla mia attività politica e non ho più avuto tessere di partito. Io sono un candidato civico, rivendicando le mie origini e la mia storia. Guarda caso, queste critiche escono fuori nel momento in cui è chiaro che in città la mia è diventata una candidatura forte, alternativa e credo che i cittadini sappiano bene che tipo di candidatura è la mia e da dove viene. Oggi molti accusano dicendo che la mia candidatura è sostenuta da Fratelli d’Italia dimenticando che loro avevano un candidato autorevole come Rino Esposito, candidato alle ultime elezioni politiche con un risultato straordinario in città tanto da superare anche il figlio del governatore, eletto a Caserta. Ora, mi chiedo: nel momento in cui FdI rispetta una candidatura autorevole e sul tavolo provinciale i partiti decidono di guardare ai civici perché un partito politico non può fare una scelta? Hanno deciso di convergere su di me, chiarendo in maniera evidente che la scelta è ricaduta su un civico e ora gli altri partiti hanno il diritto di non fare lo stesso ma non si può parlare di fughe in avanti. Ora, siamo quasi a luglio e il centrodestra non ha ancora individuato il candidato sindaco”.