Sarno. Nessun risarcimento per la frana - Le Cronache Cronaca
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Sarno. Nessun risarcimento per la frana

Sarno. Nessun risarcimento per la frana

Sarno. Non solo risarcimenti del danno per le vittime della frana del 5 maggio 1998 (che furono 137), per le quali palazzo San Francesco rischia il default, per qualcuno dopo un’attesa di 27 anni nessun risarcimento avendo la Cassazione respinto definitivamente la loro richiesta, giudicandola “fuori tempo massimo”. La vittima, una delle tante che quella notte non riuscirono a salvarsi, fu travolta in via Pedagnali da una colata di fango che, in pochi minuti, rase al suolo case, strade, speranze. La famiglia decise di chiedere giustizia solo molti anni dopo, nel 2015, cercando di ottenere almeno un riconoscimento per la perdita subita. Si rivolse al tribunale chiedendo che venissero riconosciute le responsabilità del Comune di Sarno, dell’allora sindaco, Dino Basile, e anche dello Stato, rappresentato dalla presidenza del Consiglio dei Ministri e dal Viminale. In un primo momento, i giudici diedero loro ragione, accertando in parte le colpe e condannando gli enti a un risarcimento. In appello, la condanna venne estesa anche alle amministrazioni centrali. Ma lo Stato presentò ricorso contro la decisione e impugnò la sentenza in Cassazione. Gli ermellini hanno annullato le sentenze precedenti, stabilendo che la richiesta di risarcimento era arrivata troppo tardi. Secondo la decisione dei giudici del palazzaccio capitolino, infatti, le persone colpite avrebbero avuto solo cinque anni di tempo per chiedere un risarcimento. Il termine scattava dal giorno stesso della tragedia: il 5 maggio 1998. Passato quel limite, anche se c’erano stati processi penali, condanne e accertamenti pubblici, la possibilità di ottenere giustizia sul piano civile si è spenta. I familiari non si erano costituiti parte civile nel processo penale né avevano compiuto altri atti che potessero tenere viva la richiesta. Un dettaglio che ha fatto la differenza. I giudici romani hanno quindi cassato la sentenza della Corte d’Appello di Salerno e, decidendo direttamente sul caso, ha escluso ogni responsabilità dello Stato, mettendo la parola fine alla battaglia giudiziaria. E mentre l’Appello è chiamato a quantificare il danno per altri, che dovrà pagare Palazzo San Francesco (la richiesta è di 270mila euro per ogni congiunto perso), c’è chi si è visto negare il risarcimento del danno perchè fuori tempo massimo non essendosi costituito nel processo penale a carico del principale imputato: l’ex sindaco di Sarno Dino Basile.