Sarno. Estremo saluto ieri a Giuseppe Marchese, il 19enne di Sarno travolto e ucciso da un’automobile mentre era in sella a uno scooter. Nel Duomo di San Michele a Episcopio, oltre 2mila persone hanno voluto rendere omaggio al giovane calciatore, ricordandolo come un ragazzo dal cuore grande, capace di affrontare ogni difficoltà con un sorriso. Maglie a lui dedicate, fiori e addobbi sparsi ovunque hanno testimoniato l’affetto di chi lo ha amato e la voglia di custodire la sua memoria. Durante la cerimonia, le parole di don Antonio Agovino, parroco vicino alla famiglia, hanno colpito profondamente: “Bisogna avere rispetto della vita. Tu hai trovato chi te l’ha tolta pensando solo al proprio ego. Scusa se non siamo stati capaci di custodirti”. Emozionanti anche le lettere e i messaggi degli amici fraterni Checco e Niccolò: “Tutto quello che hai fatto per noi non si cancellerà. Nel tuo ricordo troveremo la forza di andare avanti, di sorridere anche nei momenti più difficili, come ci hai insegnato. Grazie per averci fatto capire cos’è l’amicizia e per essere sempre stato al nostro fianco”. La famiglia Marchese ha voluto ringraziare i medici che hanno provato a salvare Giuseppe, l’amministrazione comunale e tutti coloro che hanno mostrato vicinanza nel dolore, ricordando: «Attraverso voi si percepisce tutto l’amore di Giuseppe e tutto ciò che ha costruito in questi anni». Sotto inchiesta per il decesso una 27enne sarnese indagata con l’ipotesi di reato di omicidio stradale e gravissime lesioni. L’esame irripetibile si è svolto al Ruggi di Salerno dove lo sfortunato giovanissimo era ricoverato e dove mercoledì della scorsa settimana il suo cuore ha smesso di battere gettando nello sconforto un’intera comunità. Troppo gravi le ferite agli organi vitali per poterlo strappare alla morte. L’amico che era con il 19enne è rimasto ferito ed è in via di guarigione.





