SAPRI. «Il teorema da lei formulato appare molto suggestivo». Così termina una breve risposta del direttore generale dell’Asl di Salerno Antonio Squillante all’allarme lanciato nei giorni scorsi dalla segreteria provinciale della Cgil nella persona di Margaret Cittadino, riguardi la possibilità di chiusura dell’ospedale dell’Immacolata di Sapri. Il manager Asl replica in maniera netta. «I posti letto del presidio ospedaliero di Sapri – si legge nella nota di Squillante -. Sono analiticamente indicati nelle fonti legislative e provvedimentali regionali, nonché nell’atto aziendale predisposto da questa Azienda, oggetto di puntuale informativa sindacale. I flussi informativi, sottoscritti dal direttore sanitario del presidio, riportano in maniera puntuale i dati dei posti letto attivi». In pratica una presa di posizione netta di Squillante che andrà avanti per la sua strada, tirando in ballo anche il direttore sanitario dell’ospedale di Sapri che ha fornito i dati contenuti nell’atto aziendale. Nel nuovo patto per la salute Regioni e Governo daranno il via libera alla chiusura degli ospedali con meno di 120 posti letto. Nell’elenco di questi ospedali c’è anche il presidio ospedaliero Dell’Immacolata di Sapri. Su questo tema si è espresso il segretario generale della Cgil Margaret Cittadino qualche giorno fa scatenando la reazione del manager Asl. «Il decreto regionale n. 49/2010 – scriveva la Cittadino – e la deliberazione del direttore generale dell’Azienda Sanitaria Locale n. 60 del 1 luglio 2013 individuano il presidio ospedaliero di Sapri quale ospedale di secondo livello nella rete dell’emergenza con 120 posti letto. La circostanza che la direzione generale dell’Asl di Salerno o qualche dirigente, poco diligente e poco controllato, abbia volutamente comunicato per il presidio ospedaliero di Sapri l’esistenza di un numero di posti letto inferiore a 120 sembra sottintendere che “qualcuno” voglia portare a compimento il vecchio progetto della chiusura dell’ospedale di Sapri. Questo sindacato si oppone sin da ora ad ogni possibile scippo che la direzione generale consente a chi si presta a fare giochi ai danni della popolazione e dei lavoratori del Golfo di Policastro nell’intento di favorire altri territori per finalità esclusivamente politiche dimenticando il preciso dovere stabilito dalla normativa Statale e Regionale circa una omogenea distribuzione territoriale delle prestazioni sanitarie sull’intero territorio dell’Asl di Salerno». Queste tesi Squillante rimanda al mittente, lavandosene le mani.
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