Sanseverino Energia. Romano: “Il Comune ha persola causa contro Anac” - Le Cronache
Cronaca

Sanseverino Energia. Romano: “Il Comune ha persola causa contro Anac”

Sanseverino Energia. Romano: “Il Comune ha persola causa contro Anac”

di Mario Rinaldi
“La vicenda di Sanseverino Energia è una brutta storia di forzature, violazioni di legge ed opacità che compromette gravemente l’immagine della nostra Città. Le nostre segnalazioni, come sempre, ignorate dall’arroganza di una Dis-Amministrazione sempre più inadeguata”. Questo il commento di Giovanni Romano, consigliere comunale e capogruppo del Movimento Civico Sanseverinese, alla sentenza del TAR della Campania – sezione di Salerno – che ha respinto i ricorsi della Sanseverino Energia e del Comune contro l’Autorità Nazionale Anti Corruzione (ANAC). “La vicenda inizia nel dicembre del 2021 quando, a sei mesi dalle elezioni, i consiglieri comunali dell’allora maggioranza decisero in Consiglio Comunale di estendere la convenzione con la Sanseverino Energia per continuare a sostituire le lampade della rete di illuminazione pubblica. Secondo Romano, apparve subito evidente che la decisione non era consentita dalla legge perché “si affidava ad una società totalmente privata lavori pubblici per ben 2.800.000 euro senza una regolare gara”. “La “furbata” – racconta Romano – fu quella di pensare di modificare il vecchio contratto stipulato nel 2014 cioè ben sette anni prima quando la Sanseverino Energia era ancora una società a maggioranza comunale. Il canone annuale pagato a Sanseverino Energia, con l’estensione del contratto, aumentò da 750.000 a 860.000 euro all’anno prolungando la scadenza della convenzione addirittura al 2042. Una decisione singolare se si considera che nel 2018 la Dis-Amministrazione tentò, addirittura, di rescindere il contratto con la Sanseverino Energia attraverso un lungo contenzioso. Ma le elezioni erano vicine e la Dis-Amministrazione aveva la necessità di “dimostrare” ai cittadini di “esistere” dopo quattro anni di chiacchiere e propaganda”. La Sanseverino Energia affidò un primo lotto di lavori (Acigliano e Pandola) subappaltandolo ad una delle “solite” (evidenzia Romano) imprese. A pochi mesi dal voto, l’allora opposizione presentò un esposto all’Autorità Giudiziaria e all’Anac segnalando l’illegittimità dell’estensione contrattuale, decisa (secondo i denuncianti) in modo poco trasparente nell’imminenza delle elezioni. Dopo numerose richieste di informazioni, l’ANAC nel novembre dello scorso anno segnalò al Comune l’illegittimità dell’affidamento. “La Dis-Amministrazione – continua ancora Romano – chiese alla Sanseverino Energia di fermare i lavori. Però, ha continuato a pagare alla società il canone maggiorato che è stato corrisposto fino ad oggi. E c’è di peggio. La Dis-Amministrazione si è addirittura schierata contro l’ANAC con un ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale affiancando la società privata Sanseverino Energia. Il Tribunale Amministrativo Regionale di Salerno ha dato ragione all’ANAC. Ora la Dis-Amministrazione è stata obbligata a decretare la cessazione dell’affidamento. Nel frattempo, però, la Sanseverino Energia ha incassato il canone maggiorato (quando recupereremo i soldi pagati in più?) e la causa al Tribunale Amministrativo Regionale è costata ai cittadini 12.688,00 euro per le spese legali”. “Grazie alla Dis-Amministrazione dei “migliori” – conclude il consigliere di opposizione – il nostro Comune è uno dei pochi che fa causa all’ANAC. Oltre alle inchieste giudiziarie, ai sequestri di cantiere, alle opere pubbliche incompiute ci è toccato anche questo altro grande “onore”: la nostra Città schierata contro l’ANAC. Aggiorneremo la Procura della Repubblica e abbiamo già chiesto alla Corte dei Conti di accertare le responsabilità di chi ha causato il danno”. Una vicenda, questa, che sicuramente avrà un prosieguo. Non si fa attendere la risposta del sindaco di Mercato San Severino Antonio Somma che rispedisce al mittente ogni accusa: “Anche questa volta non si perde occasione per dire la propria versione, spacciandola per verità! Non c’è stato nessun contenzioso del Comune di Mercato San Severino contro l’Anac, ma solo l’intervento in un giudizio che è stato instaurato dalla Sanseverino Energia s.r.l., con il fine di motivare la scelta compiuta dall’Ente, in continuità con la prima convenzione del 2014 (che aveva invece sottoscritto proprio l’allora Sindaco Romano)”. Una vicenda che, ricorda il primo cittadino, ha inizio quando la Giunta Somma, con delibera 197 del 5 ottobre 2018, disponeva l’annullamento della delibera di G.M. 100 del 4 aprile 2014 in base alla quale l’allora Sindaco Romano aveva sottoscritto la convenzione per la durata di 18 anni, ritenuta in contrasto con la normativa vigente al momento della sua adozione. “Tale vicenda veniva definita con sentenza del Tat Campania- Salerno, n. 1723/2018 che dichiarava non annullabile la convenzione, decorso il termine dei diciotto mesi dalla sottoscrizione e ad investimento avviato. “Pertanto, visto che la convenzione originaria (18 anni) prevedeva l’efficientamento solo di parte del capoluogo, considerata l’esclusione di Piazza Dante e Via Principe di Carignano, e che le condizioni finanziarie del Comune (in pendenza di riequilibrio economico finanziario, le cui responsabilità anche in questo caso vengono dimenticate dal Consigliere Romano) impedivano di pianificare interventi con costi direttamente a carico dell’Ente, il Consiglio comunale, con la delibera del dicembre 2021 ha approvato un nuovo piano, confluito nella nuova convenzione, per realizzare l’efficientamento energetico ed il rinnovo dei corpi illuminanti, ormai obsoleti, nelle frazioni del territorio comunale, allora dimenticate dallo stesso Romano nell’arco di tre anni; inoltre la Sanseverino Energia, avrebbe dovuto acquisire anche i residui 25 (venticinque) contratti di fornitura di Energia Elettrica ancora intestati all’Ente, oltre a quelli già volturati. Il costo annuale, quindi, sarebbe passato da 750.000 a 860.000 euro ma, diversamente da quello che dice Romano, con un risparmio annuo per l’Ente, perché non sarebbero stati più a carico del Comune i 25 contratti di fornitura sino ad allora a carico dell’Ente – ha ricordato il primo cittadino – Con il prolungamento del servizio il Comune avrebbe pagato i maggiori oneri per realizzare l’intervento in tutte le frazioni. Quindi, nessuna furbata o operazione losca, ma un intervento che cercava di dare all’Ente qualcosa che con investimenti propri non avrebbe potuto mai fare, grazie all’inconsulto modo di amministrare di chi era “scappato” nel 2016! Le sirene che si fanno suonare sul pagamento del canone fanno parte sempre della scena, perché è evidente che il pagamento del canone che l’Ente ha pagato è salvo; oggi sono caduti gli effetti della sola nuova convenzione, quindi fino al 2030 la convenzione precedente resta in vigore ed il Comune è tenuto al pagamento del canone; quindi, se ci fosse differenza, la stessa verrebbe recuperata sui pagamenti correnti”. Somma ribadisce dunque che il Comune non ha fatto nessuna causa all’Anac, ma oggi ha preso atto di quanto stabilito dal Tar Campania – Salerno, sul ricorso proposto dalla Sanseverino Energia. “Per quanto riguarda i chiesti controlli della Procura della Repubblica e della Corte dei Conti, anche in ordine alle spese legali, ebbene siamo i primi ad auspicarli; li abbiamo chiesti e li sollecitiamo anche rispetto alla mole di debiti fuori bilancio, costituiti da capitale, interessi di mora, interessi legali, spese legali di difensori di fiducia e di controparte, che il Consiglio comunale dal 2018 ad oggi sta riconoscendo. Visto che parla di società privata sarebbe il caso che lo stesso Romano informasse gli Enti che oggi chiama in causa su come la società divenne completamente privata e magari illustrasse le varie modifiche alla convenzione originaria, con l’esclusione di aree come il cimitero comunale, e d’altro canto rappresentasse ai cittadini perché con una convenzione di 18 anni furono efficientate solo alcune aree del capoluogo e quali controlli furono effettuati sui lavori considerato che nelle poche strade dove si intervenne oggi c’è più buio che luce – ha aggiunto il sindaco – Noi non accusiamo nessuno, rispondiamo solo con i fatti e con gli atti, senza nessuna arroganza. La verità è sempre illuminante. Ci aiuta ad essere coraggiosi!”.