SAN VALENTINO. Raffica di tributi su beni non suoi e doppie bollette anche su tasse già pagate: è ancora guerra aperta tra l’avvocato Andrea Miranda e il responsabile dell’ufficio finanziario di Palazzo Formosa, Giovanni Padovano (nella foto), da poco nominato anche assessore al Comune di Angri. In una dettagliata diffida, Miranda specifica: «Quando ho contestato i tributi arrivati presso la mia abitazione perché già pagati o perché all’epoca dei fatti non ero proprietario di immobili, il dottor Giovanni Padovano inviava anche a tutti i Consiglieri Comunali ed alla Procura di Nocera Inferiore, degli atti dichiarando: “la invito a rimanere sul contenuto degli atti ed a non trascendere, spinto da un livore che sicuramente trova una sua genesi in fatti personali che non possono e non devono interessare l’ufficio Tarsu del Comune di San Valentino Torio. Il sottoscritto era obbligato a richiedere spiegazioni a Padovano». Ed è iniziata quindi la guerra tra i due. Il professionista specifica che al di là di tutto pagherà la cartella tributaria contestata ma “con ogni riserva di approfondimento, invita ed occorrendo diffida, il responsabile del settore Giovanni Padovano, il sindaco di San Valentino Torio e chiunque altro responsabile, a rivedere (in autotutela) con ricalcolo, l’importo dell’avviso Tari ricevuto”. L’avvocato Miranda sottolinea il comportamento secondo lui illegittimo di Padovano e dell’amministrazione comunale uscente sanvalentinese già “avvisata dalla Corte dei conti” per l’esistenza di un sodalizio criminale per i due (ex sindaco, Padovano ed altri soggetti) e poi sottolinea anche la presenza di un procedimento penale nei confronti di Padovano e gli altri ex amministratori. Miranda mette in discussione inoltre proprio la legittimità dell’incarico di Padovano e ripercorre il suo iter giudiziario: «Giovanni Padovano è indagato per (diversi reati)». Infine Miranda diffida l’amministrazione alla revoca ed al ricalcolo dei tributi a lui arrivati, pena una battaglia legale.
Gabriele Musco