San Severino, sul 118 De Luca snobba Tommasetti - Le Cronache Attualità
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San Severino, sul 118 De Luca snobba Tommasetti

San Severino, sul 118 De Luca snobba Tommasetti

di Rocco Lenza

A Mercato S. Severino si alza di nuovo il fronte polemico di base per la mancata attuazione del 118, con gravi e quotidiani rischi per il paese (circa 20mila abitanti), che dovrebbe essere dotato già da anni di Soccorso avanzato. A tornare in campo è l’Associazione Grazie di Cuore, presieduta dal cardiologo e già consigliere comunale Carmine Landi, preoccupata per la mancata risposta del presidente della Regione De Luca alla recente e puntuale interrogazione del consigliere regionale Aurelio Tommasetti. «Il silenzio, con il quale si tenta di coprire la richiesta di chiarimenti del consigliere regionale che si sta occupando con puntualità della nostra triste vicenda, evidenzia la frattura – spiega Carmine Landi – che si è consumata in maniera ormai evidentissima tra Regione, Asl di Salerno ed enti locali, per i ruoli che essi rivestono nella distribuzione e definizione delle sedi operative del 118». Vi sarebbero motivazioni di ordine politiche che bloccherebbero al palo le attività di enti ed istituzioni, senza che peraltro venga spiegato all’opinione pubblica e all’utenza il motivo almeno formale di tale paralisi, nonostante i quotidiani gravi ritardi nei soccorsi e alcuni episodi che, negli ultimi mesi, proprio a causa dei ritardi assurdi che continuano a verificarsi, si sono conclusi con il decesso di alcuni cittadini colpiti improvvisamente da gravi infermità. «L’Associazione che ho l’onore di presiedere, a questo punto, alla luce del grave disinteresse della Regione, chiede al consigliere regionale Aurelio Tommasetti di non darsi per vinto e di richiedere con forza l’intervento del ministro della Salute, affinché presso il Comune di Mercato San Severino sia finalmente istituito il servizio di Soccorso avanzato, così come previsto dalle disposizione sanitarie e da specifiche delibere rimaste inattuate. È importante – continua Landi – uscire fuori dal clima di interdizioni politiche e beghe inqualificabili, avendo riguardo unicamente ai diritti di un’utenza che continua a pagare sulla propria pelle impreparazione e tatticismi dei livelli politico-istituzionali locali». L’Associazione Grazie di Cuore continua così la sua durissima lotta «per evitare di essere gli ultimi di un sistema ‘emergenza-urgenza’, già tristemente ultimo a livello nazionale». Nelle prossime ore saranno individuate altre azioni di protesta per far conoscere all’intera cittadinanza il «disinteresse verso la tutela della vita, nonché il pressappochismo politico e la miopia istituzionale, un cocktail velenoso – conclude Carmine Lanzi – che ha posto vergognosamente in agonia la tutela della salute nei nostri martoriati territori».