di Erika Noschese
I portatori rassicurano sul fatto che non ci saranno problemi, in particolare dopo la riunione tenutasi ieri tra una loro delegazione e una del Comune di Salerno. Hanno comunicato di aver concluso l’incontro con la necessità, da parte del Comune stesso, di effettuare un altro passaggio con gli organi di sicurezza preposti, per avere l’ok definitivo al percorso della processione che si realizzerà quest’anno. L’incontro è avvenuto con la massima calma e volontà di collaborare, arrivando a un punto d’incontro affinché ci fossero i migliori presupposti possibili per la realizzazione di un percorso che accontentasse tutti. Il percorso prevede che la processione, una volta giunta all’incrocio con via Velia, prosegua verso l’alto arrivando fino all’incrocio con via Giovanni Cuomo; dopo aver svoltato a destra, quindi, si proseguirà su via Cuomo fino ad arrivare a piazza XXIV Maggio per poter poi procedere su via dei Principati. In pratica, rispetto al percorso degli ultimi anni, non si percorreranno circa duecento metri sul Corso Vittorio Emanuele ma non ci saranno ulteriori “tagli”. Da lì si proseguirà direttamente sul Lungomare, su piazza Dante, poiché lì si effettuerà il tradizionale saluto al mare che, complici i lavori su piazza Cavour che da anni ne impedivano la realizzazione nel luogo di tradizionale pertinenza, non si effettuava da circa 10-12 anni, così come confermato dagli stessi portatori. Con la promessa, ovviamente, che una volta ripristinata piazza Cavour si ritornerà a effettuare il classico saluto al mare nella piazza in cui storicamente si è svolta questa pratica, nel corso della processione. I portatori ci hanno tenuto a precisare che il dialogo con il Comune si è reso necessario per salvaguardare le tradizioni locali, altrimenti calpestate nuovamente a causa di impedimenti di mero carattere burocratico. Probabilmente i delegati del Comune immaginavano che le intenzioni dei portatori fossero altre, ma c’è stata grande chiarezza sul tema sin dall’inizio: il percorso ipotizzato dai portatori, e accettato nella giornata di ieri dal Comune di Salerno, ha il solo obiettivo di salvaguardare e rispettare le tradizioni legate alla processione del santo patrono di Salerno. Considerato che già il saluto al mare, come precisato prima, non si effettuava più da circa 10-12 anni a causa dei lavori su piazza Cavour, e tenuto conto dell’impossibilità di effettuare il classico passaggio sul Corso Vittorio Emanuele, a causa del rallentamento dei lavori che purtroppo non ha portato al raggiungimento dell’obiettivo inizialmente promesso ai portatori stessi, oltre che ai commercianti della zona, si rischiava di dover rinunciare a buona parte del percorso tradizionale. Questo perché, con la chiusura per lavori del Corso, si era considerata automaticamente l’impossibilità di procedere anche su via dei Principati, la cosiddetta “scesa d’a Villa”. Dunque, dopo aver accettato l’impossibilità di procedere sul Corso si sarebbe dovuto tagliare ulteriormente il percorso della processione, rendendola una versione a dir poco accorciata che dal Duomo sarebbe arrivata a piazza Portanova, per poi ritornare subito indietro (lo stesso percorso fu auspicato anche quando, nel 2020, si ritornava in strada con lo spettro del Covid). Per questo sono sorti i problemi che i portatori stessi hanno evidenziato e portato sul tavolo del Comune di Salerno: ridurre drasticamente la processione significa non darle più alcun significato rispetto a quelle che sono le tradizioni che vanno preservate e osservate; quindi, aveva poco senso immaginarne la realizzazione. Alla fine, il confronto è stato proficuo ed è ciò che conta, fermo restando che bisognerà attendere che Prefettura e Questura validino un percorso che sì, è stato condiviso con il Comune di Salerno, ma che prevede un forte restringimento del percorso a causa delle auto parcheggiate sul tratto che da via Cuomo porta a piazza XXIV Maggio. Ad ogni modo, sono stati i portatori ad avere cura di salvaguardare le tradizioni della processione di San Matteo, il santo patrono di Salerno. Oltre alla loro devozione per i santi che trasporteranno sulle loro spalle, che risulta essere il motivo principale per cui questa “battaglia” sul tragitto da percorrere è stata portata avanti, è proprio il forte legame con le tradizioni che ha portato questa discussione a un epilogo che, si auspica, possa risultare favorevole. Diversi portatori hanno ammesso che la festività di San Matteo è stracolma di tradizioni, di “mevz e treglie” che inizieranno a inebriare le strade salernitane e, in particolare, i vicoli del centro storico, ma anche del percorso della processione stessa che interessa a tutti i salernitani, portatori, credenti e no. L’obiettivo, in questo caso, pare sia stato raggiunto dopo l’incontro di ieri, nonostante inizialmente la delegazione del Comune fosse orientata su altri percorsi e altre soluzioni. In un clima sereno, invece, si è trovata una soluzione che tenesse conto di tutto quanto messo sul tavolo della discussione. Il Comune di Salerno, per ovvie ragioni di sicurezza, si è riservato di attendere la risposta definitiva da parte di Prefettura e Questura, ma ha garantito che non dovrebbero esserci problemi. Ciò lascia immaginare che la nostra – in quanto redazione, ndr – valutazione rispetto al restringimento di strada legato alle auto parcheggiate su via Cuomo, sarà momentaneamente risolto con un divieto di sosta che avrà valore fino al termine del passaggio della processione stessa. Infine, altre rassicurazioni circa il rispetto delle tradizioni ci arrivano sul fronte della classica “corsa per le scale” del Duomo e dello spettacolo pirotecnico al termine della cerimonia: tutto si svolgerà tranquillamente, come vuole la tradizione. L’unico problema era il tragitto della processione, problema che pare si sia risolto accontentando tutte le parti coinvolte.





