di Pina Ferro
Il consigliere comunale di minoranza Massimo Zoccola boccia l’esecutivo di San Cipriano Picentino guidato da Sonia Alfano. L’esponente dell’Assise non le manda a dire e, come un fiume in piena elenca quanto, a suo parere non va a partire dalla pressione fiscale. Il consigliere auspica anche che l’autorità giudiziaria possa presto fare luce su alcune questioni. Se dovesse fare un bilancio dell’Amministrazione Alfano, come sarebbe? «Assolutamente negativo, pessimo oserei dire. In campagna elettorale l’attuale sindaco (da ben 17anni membro del Consiglio comunale e da 12 in maggioranza) ebbe il coraggio di copiare il mio slogan professando il cambiamento. Dal mio, dal nostro canto, denunciammo il rischio che la sua elezione avrebbe solo significato, invece, una continuità che non avrebbe portato a nulla di buono a partire dalla competizione interna con il sindaco uscente e così è stato. Continuità in una gestione clientelare della cosa pubblica, continuità nell’indebitamento scellerato(nuovi debiti fuori bilancio, una anticipazione di liquidità di circa 3,5milioni di euro per bollette e fatture inevase dal 2013 che i cittadini sconteranno per i prossimi 28 anni,contrazione sciagurata di mutui e finanziamenti), continuità nel monopolio del dialogo politico, continuità nell’aumento della pressione fiscale per coprire sprechi e cocciuta incompetenza (la tariffa Tari, ad esempio, quest’anno ha avuto l’ennesima impennata), continuità nell’incapacità di reperire fonti sovracomunali e nella superficiale e oltremodo onerosa amministrazione dei beni e dei servizi, nel completo disinteresse per l’ordinaria manutenzione del territorio… e cosa più grave,continuità nel prendere costantemente in giro, anche sui social, i cittadini e l’opposizione spesso sottacendo,ancora più spesso camuffando le proprie pecche dietro falsi alibi». Come ha gestito,a suo parere, l’emergenza Covid l’Esecutivo? Sono state diverse le interrogazioni presentate al primo cittadino durante la pandemia, avete ottenuto risposte? «Guardi, per la mia professione, ahimè, ho vissuto l’emergenza Covid in prima linea dalla prima ora e proprio perché combatto questo “mostro invisibile” ancora oggi da vicino quotidianamente, è stato da subito mio dovere nonché bisogno pensare e contribuire alle misure e agli aiuti necessari per tutelare ed assistere la mia comunità…altrettanto non sempre è stato fatto dall’Esecutivo. Non sono mancate approssimazione e superficialità anche in questo frangente: nonostante il mio Gruppo abbia cercato sempre la collaborazione (come dimostrato,ad esempio, nel reperimento di mezzi e scorte per il Banco Alimentare della Croce Rossa), depositando interrogazioni ed interpellanze contenenti non solo sollecitazioni ma anche e soprattutto suggerimenti sulla gestione economica, sociale e sanitaria della pandemia, spesso siamo stati ignorati e o liquidati sommariamente. E lo stesso atteggiamento ha caratterizzato pure l’avvio della campagna vaccinale nel nostro Comune,partita in ritardo ed a rilento per la mancanza delle richieste delle debite autorizzazioni. Se fino al 2019 la mancanza del Puc sembrava essere la causa di tutti i mali, ora tutti i ritardi, le inefficienze e gli errori trovano,ignobilmente,giustificazione nel Covid. Ecco uno degli alibi cui mi riferivo». La presidenza del Consiglio alla minoranza può essere vista come un’apertura verso l’opposizione o un invito alla collaborazione? «Nè l’una né l’altro. È semplicemente il finale di un intreccio, di una farsa nata già in campagna elettorale. La dimostrazione? Dopo la nomina, quella parte di opposizione già estremamente blanda e remissiva nel suo ruolo che si limitava all’astensione e a qualche sporadico intervento su cenni storici, diviene suggeritrice, quasi consulente di parte, del primo cittadino durante le assise e vota costantemente a favore di tutto. Il 3volte sindaco Naddeo, acerrimo avversario per storia ed appartenenza politica, avalla addirittura l’aumento dei tributi (giusto per dirne una) senza batter ciglio! Qualcosa non tornava e non torna». Cosa auspica per il futuro? Nell’immediato, ora come ora, il mio primissimo augurio è che l’Autorità giudiziaria, già a lavoro, faccia luce sulle recenti vicende, interne e non,che stanno minando non solo il clima della Casa comunale ma soprattutto l’opinione pubblica:tutto ciò che sta accadendo ed emergendo non fa bene a nessuno ed il mio Paese, i miei concittadini non lo meritano. In un quadro più generico, se già prima San Cipriano aveva bisogno di rinnovamento, di nuova linfa, di nuove idee ed amministratori, dopo questi 2 anni tutto questo è urgente e vitale! All’indomani della sconfitta abbiamo perso qualche adepto scoraggiato dal risultato e, strada facendo, un nostro consigliere con ambizioni personali ha preferito proseguire da solo come era prevedibile ma la costanza della nostra presenza sul territorio, della nostra vicinanza alle persone, il nostro stare tra la gente e lavorare per loro ci sta facendo raccogliere ed accogliere tante,tantissime nuove energie, nuove adesioni,deluse, frustrate e tradite dall’aver riposto fiducia ancora una volta nei candidati sbagliati. Guardi, è facile accattivare i lettori dei social con belle frasi, con buoni propositi e ancora di più lo è riscuotere consenso promuovendo le politiche sociali e le iniziative pubbliche ma (nulla togliendo a ciò, anzi) amministrare non può essere solo questo:la qualità della vita della nostra comunità, le famiglie,i commercianti sono in ginocchio…non è più tempo di chiacchiere,ora è tempo di fatti. Il nostro progetto è più vivo che mai e continua a crescere #ConiCittadini».