Questa sera, alle ore 20, i clarinetti del Conservatorio “G.Martucci” di Salerno, inaugureranno presso la Domus Ars di Napoli, la prestigiosa rassegna di musica da camera firmata dal Maestro Gianni Mola
Di Olga Chieffi
Questa sera, alle ore 20, nella suggestiva cornice della Domus Ars, ubicata nel centro storico di Napoli, luogo simbolo della millenaria tradizione culturale della città, cuore dello Studium per secoli e già sede di preziose e significative attività musicali ed artistiche, prende il via la rassegna “Tutta un’altra musica” dedicata al repertorio da camera. Una proposta ideata dall’Associazione Il Canto di Virgilio diretta da Gianni Mola, per esaltare la poliedricità di un genere tradizionale tanto importante nella storia della musica, sviluppatosi attraverso i vari secoli, fino ai giorni nostri, nelle formazioni strumentali più disparate. Sei raffinati appuntamenti che si svolgeranno nei giorni 4 – 17 – 18 – 24 – 25 novembre e 2 dicembre, eventi dedicati al secolare patrimonio del repertorio cameristico, nelle diverse “colorazioni” timbriche di tutti gli strumenti. Il primo appuntamento della Rassegna, sarà dedicato alla famiglia dei clarinetti, uno degli strumenti a fiato più antichi, la cui nascita risalirebbe al XVII sec. Il Samnium Clarinet Choir, composto da una ventina di validissimi allievi della classe di clarinetto del Conservatorio di Musica “G. Martucci” di Salerno, ci condurrà in un viaggio prevalentemente dedicato all’opera lirica italiana, attraverso le sue sinfonie e arie più famose. La formazione è composta da con Antonio Santaniello al piccolo mib, Jolanda Lucci, Aniello Sansone, Antonio Di Costanzo, Francesco Liguori, clarinetti primi, Vincenza Fiorillo, Maria Apuzzo, Sabrina Mercurio, Francesco Calvano, clarinetti secondi, Graziano Villani, Benito Pio Albano, Leandro Fanelli, clarinetti terzi, Lidia Bencivenga, Alberto De Vivo, Paolo Sabatino, Michele Pisciotta, clarinetti quarti, Alessio Mecarolo al corno di bassetto, Gaetano Apicella e Manuel Magurno al clarinetto basso, diretti da Gaetano Falzarano. Si spazierà da Claribel di Roland Cardon a Verdiana, con i suoi contrasti emotivi, ma semplice e lineare, con solista la Jolanda Lucci, e ancora Fanta Verdi una fantasia per coro di clarinetti, con i temi più amati, il verismo e l’ancia evocativa per Pagliacci di Leoncavallo. Non potrà certo mancare il clarinetto in Giacomo Puccini, con la celebrata introduzione di “E lucevan le stelle”, in cui è proprio l’ancia di questo strumento a caratterizzare il tempo psicologico trasportando l’ascoltatore nel coacervo emozionale del personaggio, passando poi per Bohème e Turandot, fino a Clarinet Memories, una fuga su temi di Ernesto Cavallini, per chiudere con la Jewish Suite, pagina composta da Michele Mangani, dalle speziature Klezmer.