Salva la stazione meteorologica ma non mancano le polemiche - Le Cronache Provincia
Provincia Fisciano

Salva la stazione meteorologica ma non mancano le polemiche

Salva la stazione meteorologica ma non mancano le polemiche

di Mario Rinaldi

Prima la contestazione di Legambiente Valle dell’Irno, che attraverso un cartello affisso alla sede del rifugio dell’oasi di “Frassineto” lancia un segnale, chiaro, all’amministrazione comunale evidenziando il ritardo nel versamento delle annualità previste dalla convenzione che determina la gestione dell’area naturalistica. Ora, un nuovo intervento, che si traduce attraverso un appello lanciato dal meteorologo Gaetano Genovese, originario della frazione Gaiano di Fisciano, per salvare la stazione meteo della stessa area naturalistica di “Frassineto”. Appello che ha raccolto i suoi frutti grazie a una raccolta fondi online che consentirà di portare avanti questa iniziativa almeno fino all’agosto del prossimo anno, con possibilità di prorogarla fino all’agosto 2026. Attraverso un messaggio social, il meteorologo ha annunciato che “La stazione meteorologica dell’oasi di Frassineto è salva fino al 31 agosto 2025. Grazie alla vostra generosità siamo riusciti a raggiungere e superare l’obiettivo dei 250 euro in meno di due ore. In accordo con la presidente del circolo di Legambiente Valle dell’Irno, Martina Bianchi, abbiamo deciso di prorogare la raccolta e di mettere il nuovo obiettivo a 500 euro cosi da stare sereni (o al più poco nuvolosi), fino al 31 agosto 2026. Vi ringrazio infinitamente per questa dimostrazione di affetto e di interesse verso questa causa”. Ma quando nasce questa stazione meteorologia e qual è il suo obiettivo? A spiegarlo è lo stesso Genovese: “Nel 2018, durante il mio anno di servizio civile svolto presso l’oasi naturalistica di Frassineto, in sinergia con il circolo Legambiente Valle dell’Irno, decidemmo di installare una stazione meteorologica presso il parco di Frassineto sito a Gaiano di Fisciano, alle falde dei monti Picentini. Grazie a questo “presidio scientifico”, le tante persone che frequentano l’oasi di Frassineto, si sono avvicinate alla meteorologia ed alla climatologia. Spesso infatti vengono organizzate escursioni didattiche tra i sentieri del parco, sia con semplici cittadini, sia con scuole di ogni ordine e grado. “MeteoTrek”, è una passeggiata didattica in cui racconto in maniera semplice, le complesse leggi che governano l’atmosfera e come la meteorologia può essere una valida alleata per l’organizzazione durante la vita di tutti i giorni”. Poi l’allarme: “Purtroppo però – ha raccontato il meteorologo – nel punto in cui è installata la stazione meteo, non c’è energia elettrica e per tale motivo, essa invia i preziosi dati rilevati tramite tecnologia GSM ad una piattaforma a pagamento. Il costo annuale di questa piattaforma è di 250 euro, somma che dovrà essere erogata entro il 31 agosto, pena l’interruzione del servizio. Purtroppo il circolo Legambiente Valle dell’Irno, abbandonato dalle istituzioni locali e con pochi valorosi volontari a perorare la causa, non dispone di tale somma e per questo motivo, ho deciso di lanciare questa raccolti fondi. Per amore della scienza, della cultura e dell’ambiente, aiutami a raggiungere questo obiettivo”. A seguito dell’annuncio, il meteorologo fiscianese ha raggiunto l’obiettivo salvando, di fatto, la stazione meteorologica. Ma non sono mancate le polemiche. Sul punto è intervenuto il consigliere di opposizione del gruppo “impegno e Trasparenza”, Giuseppe Sessa, che dopo aver sottolineato l’impegno messo in campo da Genovese, che attraverso l’attività di “foundrasing” è riuscito a salvare la stazione meteorologica, non ha voluto risparmiare una stoccata all’amministrazione comunale: “l’inconsistenza dell’Amministrazione Comunale – ha detto Sessa – che non versando le tre annualità della vecchia concessione e non sottoscrivendo la nuova, condanna quell’area al degrado e all’abbandono. La stazione meteo, con pochissimi soldi, è tanto preziosa, immaginate cosa quei volontari e Legambiente Valle dell’Irno potrebbero produrre, in termini di idee e progetti, se sostenuti dai governanti”. A questo punto bisognerà capire se la convenzione tra Comune e Legambiente potrà essere rinnovata e se l’ente verserà le tre annualità arretrate che i volontari ambientalisti attendono per continuare la loro opera di salvaguardia dell’oasi.