di Andrea Pellegrino
Tutti per Enzo Napoli candidato sindaco ma l’ufficialità non c’è. Insomma mancherebbe il timbro unico e definitivo sulla corsa a sindaco dell’attuale facente funzioni. Ossia quello di Vincenzo De Luca che sostanzialmente sul caso Salerno non si è mai ancora espresso. Tutti sostengono Napoli ma aspettano il governatore della Campania prima di sbilanciarsi sul futuro. Nella rosa di papabili resiste il nome di Nino Savastano, attuale assessore alle politiche sociali che vanterebbe un credito nei confronti di De Luca, ossia il suo passo indietro a favore degli ex colleghi di giunta alle scorse elezioni regionali. Ma all’orizzonte si potrebbe prefigurare un altro scenario, legato strettamente alle vicende di Palazzo Santa Lucia. L’ombra di Fulvio Bonavitacola, infatti, non si è dissolta rispetto alla possibile discesa in campo a Salerno. Ma a Bonavitacola (attuale vicepresidente della giunta regionale) sono legate le disavventure processuali di Vincenzo De Luca. Prima tappa da superare riguarda la sentenza in Appello sul Termovalorizzatore, a cui è legata la legge Severino. Venerdì dovrebbe essere pronunciata la sentenza e nel caso di assoluzione di Vincenzo De Luca cadrebbe la spada di Damocle della Severino e la necessità, quindi, di mantenere Fulvio Bonavitacola in giunta regionale. Nel caso in cui la Corte d’Appello dovesse esprimersi favorevolmente per il governatore, De Luca dalla sua prenderebbe due piccioni con una fava: piazzerebbe Bonavitacola a Salerno (così come da originario progetto politico) e liberebbe la casella nel governo regionale. Posto, tra l’altro, già opzionato – fin dalla campagna elettorale – dal potente consigliere regionale Pd Mario Casillo che avrebbe richiesto, oltre la vicepresidenza, anche la delega ai trasporti.