La raccolta fotografica sulle condizioni del verde pubblico continua con altre immagini di orrori. La novità, rispetto al nostro precedente comunicato, è la notizia diffusa quasi in contemporanea sullo slittamento a metà settembre del passaggio della manutenzione a Salerno Pulita SpA. Potrebbe essere considerata ‘una pezza’ accettabile per evitare di assegnarle responsabilità, se non fosse fonte di ulteriori motivi di stupore. In effetti, Salerno Pulita sapeva bene che le delibere di Giunta e di Consiglio parlavano del 27 Luglio come data di avvio dell’incarico, al punto da scriverlo già nella determina n. 62 del 15/05/2024 a firma dell’Amministratore Unico. Quindi, avrebbe dovuto anche sapere che, per esigenze burocratiche, quella partenza non poteva essere rispettata. E, allora: “se c’era tutto il tempo per denunciare l’errore ed evitare quello che è accaduto, perché non è stato fatto”? Ma, la vicenda induce a ben più profonde considerazioni. Salerno Pulita non è una società privata che deve pensare a fare utili. E’ una municipalizzata che deve assicurare la soddisfazione di un bisogno pubblico, avendo cura di farlo al più alto livello. Cioè, doveva essere un obbligo lanciare l’allarme, nel superiore interesse dell’Ente e della Comunità, nel momento in cui i suoi responsabili hanno capito che il compito assegnato non era sostenibile. Peraltro, visto che in alcuni pubblici comunicati è stato dichiarato che, nel periodo, i Servizi sono proseguiti con regolarità, perché “aperti per ferie”, forse anche i dipendenti avrebbero dovuto almeno segnalare ciò che si stava concretizzando sotto i loro occhi. Quindi: “spazzando quelle strade, non hanno visto”? Questa Città non si salva, senza amore. C’è, poi, l’Assessore all’Ambiente, che pure aveva parlato del 27 Luglio come data di inizio di una nuova era. “E’ passato per quelle vie e per quelle piazze o, forse, ha frequentato un altro Ambiente”? “E, sono passati gli altri Assessori, Consiglieri e Consigliori”? Avendo votato con ‘consapevolezza’ una delibera tecnicamente errata, e avendone verificato l’esito infausto, avevano il dovere morale di intervenire. Se gli sbagli di altri recenti provvedimenti sono stati sistemati con successive rettifiche, evidentemente il verde non è da essi ritenuto meritevole di attenzione. Del resto, è indubbio che sia più profittevole parlare di opere milionarie, delle quali probabilmente non importano neppure le conseguenze sugli equilibri della natura, e di come ingolosire gli interessi privati. Ma, ricoprire cariche pubbliche non è un incarico privato e neppure un lavoro da fare solo per ricevere, a fine mese, lauti stipendi pagati dai cittadini. Spetta ai rappresentanti dimostrare l’attaccamento alla Città, il sacrificio personale, l’impegno ad assicurare il suo benessere. Non è accettabile rivolgere ripetute accuse ai cittadini di tenere condotte indegne, che ci sono pure, senza pensare che è difficile avere comportamenti degni in una Città indegna, nella quale sembra sia ben applicata la regola del ‘non vedo, non sento, non parlo’, se non quella del ‘non so, non c’ero e se c’ero dormivo, tanto pagano altri’. I danni di quelle foto, però, hanno precisi responsabili. Sono tutti coloro che, per compiti istituzionali, sono chiamati proprio ad evitarli. Eppure, passando tra piante, siepi e fiori morenti, avranno certamente ascoltato il loro grido: ASSASSINI. Per questo, se ieri avrebbero dovuto VERGOGNARSI per quello che NON HANNO FATTO, oggi dovrebbero VERGOGNARSI anche per quello che NON HANNO DETTO. VERGOGNA, due volte VERGOGNA. Ali per la Città – Gruppo Civico Futura Salerno – Associazione Civica Salviamo gli Alberi – Gruppo Civico
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