Salerno. Sottopasso, Galdi ammette l'errore - Le Cronache Salerno
Salerno

Salerno. Sottopasso, Galdi ammette l’errore

Salerno. Sottopasso, Galdi ammette l’errore

di Erika Noschese

«Abbiamo fatto una cazzata». A pronunciare queste parole è stato un esponente della maggioranza Napoli, riferendosi alla riapertura — seppur parziale — del sottopasso di via Torrione, che ha acceso le polemiche durante un infuocato consiglio comunale. A dare il via al valzer delle critiche è stato il consigliere Horace Di Carlo, ricordando che si tratta di un provvedimento autonomo della giunta, che — come nella stragrande maggioranza dei casi — non tiene conto del parere né della volontà del consiglio comunale. «Tra circa un anno e mezzo torneremo al voto, ed è necessario un cambio di passo immediato» ha affermato Di Carlo. «Dirigenti e assessori non prendono in considerazione le richieste dei consiglieri, che riflettono le istanze dei cittadini. Il sindaco ha il potere di nomina, ma anche quello di revoca». Duro l’intervento del presidente della commissione Trasparenza, Antonio Cammarota, che si è presentato in aula con la stampa del segnale che il Comune avrebbe dovuto apporre. Il consigliere ha ribadito la richiesta di revoca delle sanzioni inflitte ai cittadini, sostenendo che è stato scorretto posizionare gli agenti della municipale alla fine del sottopasso, invece che all’inizio. Anche l’esponente del Movimento 5 Stelle, Catello Lambiase, ha denunciato una cartellonistica insufficiente. Sulla stessa linea si è espresso il capogruppo del PSI, Filomeno Di Popolo, chiedendo apertamente all’amministrazione di ammettere l’errore. Dal canto suo, l’assessore alla mobilità Rocco Galdi ha aperto alla possibilità di rivedere — almeno in parte — l’ordinanza: «Ventotto consiglieri su trentadue hanno firmato una sottoscrizione nel precedente consiglio comunale per consentire l’accesso al sottopasso ai veicoli a due ruote. Siamo consapevoli delle criticità attuali: negli ultimi cinque giorni sono stati elevati più di 150 verbali, un numero rilevante», ha dichiarato Galdi. «I cittadini devono adeguarsi al nuovo dispositivo vigente.» Galdi ha inoltre difeso il lavoro svolto dagli uffici e dai dirigenti: «Credo sia stato fatto un buon lavoro, nel pieno rispetto del codice della strada. Ci è sembrato corretto tentare questa soluzione, ora stiamo monitorando gli effetti». Intanto, Avella promette battaglia e annuncia provvedimenti seri in caso di provvedimento di revoca dell’ordinanza sulla parziale riapertura.