di Erika Noschese
Cristian Santoro, operatore socio sanitario salernitano e conosciuto dai molti anche per i suoi trascorsi in politica, pone seri dubbi circa la non chiara gestione sanitaria e sociale ds parte di Regione Campania e Comune di Salerno. Il primo punto sul quale Santoro pone le sue perplessità è all’indomani della partecipazione ad un bando di Salerno Solidale per la selezione del personale per una graduatoria a cui attingere per l’assunzione a tempo indeterminato. Il 5 settembre viene pubblicata una comunicazione in cui si fa presente che “esaurita la fase concorsuale con l’espletamento di tutte le prove orali, per il completamento delle successive procedure amministrative, le graduatorie finali saranno pubblicate entro l’8 settembre 2022” nella quale Santoro si è trovato ad essere ammesso ma con zero punti ed in settantaquattresima posizione. Sembrerebbe tutto normale se non fosse che sia lo stesso Santoro e sia altri, non hanno avuto alcuna convocazione alle prove orali e quindi con quale criterio si è formulata tale graduatoria? E per di più sembra non siano stati valutati titoli ed eventuali esperienze nel settore intuibile da quell’ammissione a zero punti. Aria di elezioni e sembrano tutti più buoni? I partecipanti attendono una risposta chiara in merito che ad oggi non è ancora pervenuta. Santoro ha continuato segnalando l’ennesimo caso di pessima gestione sanitaria. Un esame radiodiagnostico costa tanto, anche oltre i 200 euro ed a tal proposito sembra scontato che sono davvero pochi a poter pagare tali cifre a livello privato e dove verrebbe effettuato in pochi giorni. La maggioranza si riversa sulle strutture convenzionate con la brutta sorpresa di prenotare ad esempio, ad agosto o settembre per essere chiamati per l’esame a dicembre e gennaio. Una situazione che diventa sempre più insostenibile come anche dichiarato da Antonio Salvatore, direttore del Dipartimento Salute di Anci Campania, nei giorni scorsi. “Facciamoci prescrivere le analisi al massimo entro il 15 del mese perché dopo si paga tutto” si sentiva dire spesso tra la gente. Ma oggi neanche questa regola viene meno e la sanità è divenuta un terno al lotto. Il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca ha colpevolizzato il Governo nazionale e deciso di dichiarare guerra allo stesso contro la iniqua ripartizione dei fondi del Ssn che danneggia da troppi anni proprio la Regione Campania; mancano infatti secondo il Governatore circa 200 milioni di euro all’anno, ma sta di fatto che, mentre si aspetta Sherlock Holmes che risolva il caso su chi è il colpevole, ogni giorno direttamente dalle tasche di tutti noi cittadini campani, gravano spese dirette sempre più ingenti per curarci dalle troppe malattie che ci colpiscono e così di certo non si può andare avanti.